Mezzabarba verso il rimpasto Centinaio: «La Lega è pronta»
I partiti che sostengono il sindaco concordi sull’ipotesi di modifica degli equilibri L’incontro preliminare con Fracassi subito dopo l’elezione del capo dello Stato
Fabrizio Merli pavia
«Se le forze politiche che sostengono il sindaco sono tutte d’accordo, la Lega è pronta». Dal sottosegretario all’Agricoltura Gian Marco Centinaio arriva semaforo verde all’ipotesi di un rimpasto di giunta. E dopo il voto per il Presidente della Repubblica, i segretari provinciali di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia chiederanno un incontro al sindaco Fabrizio Fracassi.
L’ipotesi di un rimpasto circola da quando, lo scorso 10 gennaio, dieci consiglieri comunali della maggioranza di centrodestra votarono un ordine del giorno insieme a tutte le opposizioni su Asm. Il titolo del documento era «Verifiche preliminari sui Asm per le successive ipotesi gestionali». In realtà, prima di qualsiasi verifica, Asm ha già affidato contratti per 275mila euro finalizzati alla progettazione dell’eco centro di Montebellino. Forse per questo, o forse per il fatto che il sindaco non ha ancora avuto un momento di confronto con i consiglieri che lo sostengono, la tensione rimane elevata. Sabato mattina, nella presentazione del passaggio del consigliere comunale Luca Bianchini al gruppo di Fratelli d’Italia, è stata ribadita l’opportunità di un tavolo «per valutare, a metà mandato, quanto è stato fatto».
«Noi siamo pronti – prosegue Centinaio – sapendo però che un rimpasto si fa attorno a un tavolo, con il sindaco e con i partiti della coalizione di centrodestra che lo hanno appoggiato. Se ci sarà un rimpasto, insomma, si farà a Pavia e non in altre sedi».
È come se Centinaio contestasse un “metodo Vignati” al contrario, ricordando come la scelta di assessori quali Massimiliano Koch, Mariangela Singali e Mara Torti non siano passate dalla “base” della Lega ma siano state fatte dal sindaco in pressochè totale solitudine.
Ora, a sostenere la necessità di maggiore coinvolgimento, ci sarà un gruppo consigliare - quello di Fratelli d’Italia - che per i numeri che ha assunto può fare da ago della bilancia in Consiglio.
Anche l’onorevole Alessandro Cattaneo, di Forza Italia, sostiene la necessità di un confronto e, se necessario, di un aggiustamento dei pesi in giunta. «Quanto detto da Fratelli d’Italia è un fatto politico – dichiara – e anche la circostanza che ora i consiglieri di Fdi siano quattro è un fatto oggettivo, anche se in politica serietà vorrebbe che fosse rispettato il risultato uscito dalle urne, piuttosto che ciò che si determina nel corso della legislatura. E poi Fratelli d’Italia, oltre a un assessore, può contare sul presidente del Consiglio comunale (Nicola Niutta - ndr). Senza particolare fretta, fare il punto sulla situazione sarà molto utile anche se, a costo di risultare monotono, ribadisco che io parteciperò alla discussione una volta che vi sarà stato un chiarimento su quanto accaduto appena prima delle provinciali, tra colloqui registrati e ricorsi alla magistratura. Ma questo lo chiederò direttamente al sindaco quando avrò modo di parlargli. Spero che nessuno abbia compiuto gesti che potrebbero ledere il rapporto fiduciario in maniera irreparabile».
«I partiti – conclude Cattaneo – vogliono essere a supporto dell’amministrazione Fracassi, ma nei luoghi deputati alle decisioni, come prevede la carta costituzionale che affida loro il ruolo di “cinghia di trasmissione”. Si discuta nelle sedi opportune e non in sedi, diciamo così, ad personam». —
I commenti dei lettori