VIOLENZA DI GRUPPO

Luca Calboni
L'hanno stuprata in tre, filmando tutto. Poi, come se fosse un video normalissimo, il giorno dopo uno dei tre violentatori (due sono in foto prese dai loro profili Facebook) le ha inviato il clip in cui vengono ripresi gli abusi. E le chiedono di rivedersi: «Lo rifacciamo?» Ma la ragazza ha trovato la forza e denunciato la violenza alle forze dell'ordine.
La vicenda è avvenuta a Catania, dove una giovane 19enne di nazionalità americana, in Sicilia come babysitter alla pari, ha fatto arrestare tre giovani siciliani: Roberto Mirabella, di 20 anni, Salvatore Castrogiovanni e Agatino Spampinato, di 19, sono tutti in detenzione cautelare in carcere. L'incontro fra la studentessa americana, ospite di una famiglia catanese come ragazza alla pari e il gruppo di ragazzi risale alla sera del 15 marzo scorso: Castrogiovanni, Spampinato e Mirabella avvicinano la ragazza e una sua amica e iniziano a chiacchierare. Poi i quattro si spostano in un altro locale, altri drink, altre chiacchiere. Alla fine della serata però i tre la fanno salire a forza sul sedile posteriore della loro auto.
Trovano una zona isolata del lungomare: lì, Salvatore Castrogiovanni, Roberto Mirabella e Agatino Spampinato stuprano la ragazza, riprendendo tutto con un cellulare. Anche il momento in cui uno dei tre blocca la 19enne mentre prova a chiamare il 112 per chiedere aiuto. Dopo la violenza, la ragazza torna a casa, e si confida al telefono con la mamma e la sorella: sono loro a spingerla a denunciare e a parlare con la famiglia catanese. E così i genitori alla pari hanno contattato un loro amico carabiniere, che ha portato la giovane a presentare un esposto. Il comune di Catania si costituirà parte civile. Per il procuratore aggiunto di Catania, Marisa Scavo: «È una gioventù drogata dalla pornografia, c'è un problema culturale».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Marzo 2019, 09:18
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