A favore

Vecchioni: "I 500 euro ai diciottenni, un’opportunità per riscoprire la cultura"

di Sabina Minardi   1 febbraio 2016

  • linkedintwitterfacebook

La soddisfazione del cantautore che per oltre 30 anni ha insegnato al liceo: «Una bella iniziativa per portare i giovani a interessarsi alla cultura nel senso più tradizionale»

«Un’ottima iniziativa. ?Questi 290 milioni di euro ?non saranno un investimento a vuoto». Roberto Vecchioni
i ragazzi li conosce bene: ?per oltre 30 anni ha insegnato al liceo classico. Il suo ultimo libro, “Il mercante di luce” (Einaudi), è un atto d’amore verso la letteratura greca.

Le sembra giusto che sia lo Stato a stabilire cos’è cultura per i ragazzi?
«È evidente che l’obiettivo è portare i giovani a interessarsi alla cultura nel senso più tradizionale e a frequentare luoghi fisici diversi dai loro. Andare a teatro, al cinema, ?a un museo è un’abitudine persa. Recuperiamola».
Opinione contro
«500 euro ai diciottenni, rimandate quei soldi al mittente»
1/2/2016

Come suggerisce di spendere questi 500 euro?
«Al primo posto metterei ?il teatro. Il teatro è la sacralizzazione dell’uomo, ?che inventa e mette in scena ?se stesso. Approfittatene per andare alla scoperta di Plauto ?e di Pirandello, di Oscar Wilde ?e Bernard Shaw, del Novecento americano. Agli appassionati ?di cinema dico di cogliere l’occasione per approfondire momenti precisi del nostro cinema: i grandi classici, il cinema più spettacolare, quello che non si trova su Internet».

E poi i libri: ha suggerimenti?
«I classici: i ragazzi non hanno idea di cosa siano. Li ritengono letture noiose e superate. ?Sono i moderni i più barbosi; ?i classici sono esaltanti, avvincenti, emozionanti. Comprate i classici del Medioevo, ?del Rinascimento, Shakespeare e Marlowe, i grandi del Novecento, ?le commedie di Cechov, quello spazio meraviglioso di letteratura ?che va da Beckett a Ionesco. Ma prima di tutto io dico: non usate questi soldi per acquisti sporadici, un po’ qua un po’ là. Fatevi un piano. Approfittate ?per approfondire temi grandi. Ponetevi questioni importanti: ?il senso della vita, l’amore, ?la verità. E andate alla ricerca delle risposte: indagate chi ne ha parlato nel cinema o nella letteratura. Andate a vedere come artisti e scrittori hanno risposto alla domanda fondamentale: ?“Chi sono io?”».

Servirà un serio orientamento.
«Certo. L’iniziativa funzionerà se i ragazzi saranno sostenuti dalle scuole e dai genitori».

Non era preferibile investire ?in iniziative più durature?
«Sono soldi comunque spesi bene. I ragazzi oggi hanno una frequentazione assidua delle tecnologie e di ciò che passa in Rete. Questo investimento serve a far conoscere chi ha fatto veramente la cultura nella storia».