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Archi, pista ciclabile «indispensabile
per la mobilità in bicicletta»

ANCONA – Anche il Circolo Pungitopo Legambiente esprime contrarietà e grande preoccupazione sul paventato stop alla progetto al vaglio dell’Amministrazione comunale

Un tratto della ciclabile agli Archi

 

 Interviene per esprimere contrarietà e grande preoccupazione anche il Circolo Pungitopo Legambiente di Ancona nel dibattito innescato sul paventato stop alla pista ciclabile degli Archi da parte dell’Amministrazione comunale. «Si tratta di un progetto già finanziato e in fase di progettazione esecutiva; uno dei cardini delle ipotesi del Pums – Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e del collegato Biciplan; un collegamento indispensabile per la città e la qualità della vita dei cittadini. – si legge nel comunicato dell’associazione ambientalista – Le altre ipotesi di nuovi tracciati ventilate sulla stampa sono tutte da vagliare, difficili da realizzare nel breve periodo e non possono sostituire il percorso già programmato. La stessa ciclabile di via Mattei, percorsa giornalmente da molti lavoratori, andrebbe completata e innestata in quella degli Archi, come previsto. Ancona, anche con l’enorme diffusione di bici elettriche, è tutt’ altro che città non ciclabile».

 

L’uso della bicicletta sta da anni entrando nelle abitudini di molti anconetani, che la usano oltre che per fare sport o divertirsi, come un vero mezzo di trasporto che non inquina, che decongestiona il traffico e permette di vivere al meglio la città. «L’asse Stazione-Piazza della Repubblica-Passetto viene percorso quotidianamente da centinaia di cittadini, per lavoro, per recarsi a scuola o all’università, per fare acquisti o accedere ai servizi del centro. – ricorda ‘Il Pungitopo’ – In una recentissima campagna (fine Settembre 2023) di Legambiente, denominata Giretto d’Italia, realizzata in collaborazione con 36 comuni italiani per monitorare l’uso della bicicletta per recarsi al lavoro, Ancona nonostante tutto ha contato di prima mattina 250 passaggi nei 3 punti di rilevamento in città. L’eventuale stop a questo progetto rappresenterebbe un grave errore. Si esporrebbero inoltre i cittadini che continuano a percorrere in bici il tratto Stazione-Centro, fino alla difficile realizzazione di un percorso alternativo comunque molto diverso e non interconnesso, ai seri pericoli che ci sono attualmente. Realizzare quel percorso vuol dire inoltre pensare allo sviluppo turistico di Ancona, ai tanti che percorrono Via Marconi-Via XXIX Settembre provenienti dalla Stazione e diretti al porto per imbarcarsi, o ai tanti che arrivano ad Ancona col treno che trasporta gratis le biciclette, per girare il centro città, ammirarne le bellezze e usufruire dei servizi di ristorazione».

Potenziare una mobilità sostenibile e sicura in una città meno caotica e pulita, come dimostrano città grandi e piccole che hanno intrapreso questa direzione, «offre molte più risposte anche alle attività economiche rispetto alla difesa a oltranza dei parcheggi in centro città. – conclude il Circolo Pungitopo Legambiente di AnconaCi vogliono anche coraggio e vedute lungimiranti. La pista ciclabile degli Archi non va fermata ma deve diventare l’asse su cui innestare gli altri percorsi ciclo-pedonali, come Torrette-Stazione (Antico sentiero del Borghetto) e il passaggio ciclo-pedonale dal Piano San Lazzaro a Via Paolucci (ciclovia per Portonovo). Il Circolo è disponibile ad un confronto di idee con l’Amministrazione su questi temi e auspica che riprenda e prosegua il percorso partecipativo previsto e avviato da tempo sul Pums con tutti gli stakeholder».

«E’ fondamentale e va realizzata la pista ciclabile tra via Marconi e via XXIX Settembre»

 

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