Si è ucciso l’algerino presunto attentatore di Pompei

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Si è impiccato nella sua cella

Ricorderemo la storia di Jrudi Othman, il giovane algerino che a marzo scorso, dopo aver rubato un’auto, si era diretto a Pompei dove, procedendo contromano e a forte velocità, aveva fatto irruzione in Piazza Bartolo Longo,scagliandosi contro i passanti e gli operai intenti a smontare il palco allestito in occasione della Via Crucis.

Fortunatamente non c’era stato alcun ferito.

Il giovane algerino aveva approfittato della momentanea rimozione delle fioriere poste a protezione della Basilica da eventuali attacchi terroristici.

Dopo una rocambolesca fuga, il giovane era stato arrestato per furto d’auto e falsa testimonianza a pubblico ufficiale.

In aula, durante il processo, aveva accennato ad Allah, emettendo strani suoni labiali  e recitando ripetutamente una litania in arabo.

Condannato in direttissima

Avrebbe dovuto scontare due anni e mezzo di galera, ma ieri, il 22enne algerino, non riuscendo evidentemente a sopportare il carcere, si è impiccato nella sua cella.

Le guardie carcerarie lo hanno trovato appeso con un cappio al collo.

Prontamente soccorso presso il Moscati di Avellino, le sue condizioni sono apparse subito molto gravi.

Stamani il giovane algerino è deceduto.

La salma è stata trasportata presso l’Ospedale di San Leonardo di Castellammare di Stabia per l’esame autoptico.

 

Per approfondmenti:

Pompei – Panico in Piazza Bartolo Longo – Extracomunitario si getta tra la folla con un’auto rubata

https://magazinepragma.com/citta/pompei-si-infittisce-il-giallo-sulla-identita-del-presunto-attentatore/

https://magazinepragma.com/citta/pompei-voleva-sentirsi-piu-vicino-ad-allah/

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