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Giarre, resta aperta la materna Il Vescovo dà retta a don Odilio

Concessa la proroga di un anno alla scuola Beata Liduina da monsignor Cipolla Restano i nodi da risolvere per il futuro: basse iscrizioni e messa in sicurezza

Federico Franchin
2 minuti di lettura

ABANO TERME. Giarre avrà la sua scuola materna almeno per un altro anno. Il Vescovo di Padova Claudio Cipolla ha concesso una proroga di 1 anno. La notizia, ufficializzata domenica durante la santa messa da parte del parroco don Odilio, soddisfa associazioni e comitati del territorio e l’amministrazione comunale che in questi mesi, da quando era stata paventata la definitiva chiusura dell’asilo Beata Liduina, non ha mai smesso di trattare con la Curia. «La proroga concessa da parte del vescovo è di un anno», puntualizza l’assessore all’Istruzione Cristina Pollazzi. «Avremo quindi un anno in più per lavorare a soluzioni alternative».

LE TRATTATIVE

La scuola materna Beata Liduina Meneguzzi di Giarre, di proprietà della Curia, doveva chiudere già dal prossimo anno scolastico, in quanto da una parte sono necessari interventi importanti di messa in sicurezza e dall’altra ci sono pochi iscritti. «Per molto tempo ci siamo incontrati con don Lorenzo Celi e don Gabriele Pipinato della Diocesi di Padova per ottenere almeno una proroga», spiega l’assessore Pollazzi. «Il 19 novembre scorso siamo stati io e la consigliera Sperandii, che abita a Giarre, ad andare in Curia e durante quell’incontro ci è stata comunicata la disponibilità del vescovo Claudio Cipolla di venire incontro alle esigenze della comunità. Domenica don Odilio a messa ha confermato ciò che ci aspettavamo e che speravamo. Ora serve il nullaosta sull’agibilità della scuola, anche se non dovrebbero esserci problemi, dato che già quest’anno si è partiti con degli interventi di messa in sicurezza dell’edificio».

SOLUZIONI

L’assessore tiene a precisare che la strada non è affatto in discesa. «La Beata Liduina è una scuola datata, vetusta, strutturata su due piani, lontana quindi dalle esigenze e dai dettami moderni. Dobbiamo quindi considerare tutte le soluzioni possibili, facendo ben presente che non potrà essere solo il Comune ad accollarsi le spese per un eventuale altro sito».

Giarre dovrà fare i conti anche con la normativa regionale vigente. «Non si possono aprire altre scuole materne se ci sono posti liberi all’interno del Comune stesso e ad Abano c’è stato un crollo d’iscrizioni alla Bambin Gesù e una diminuzione progressiva si è registrata pure alla Giovanni XXIII. In più è lunga anche la lista di attesa per il polo educativo 0-6 anni. È quindi una situazione molto difficile». Cristina Pollazzi dà i numeri sull’asilo di Giarre. «Dal 2015 ad oggi a Giarre ci sono stati circa 75 nati. Dal 2003 ad oggi le iscrizioni alla Beata Liduina si sono sempre attestare dai 45 ai 55 bambini. Nell’anno scolastico in corso c’erano state 44 richieste, scese alle attuali 36, di cui 4 non residenti, dopo che le famiglie hanno saputo dell’ipotesi concreta di chiusura della scuola. Sono quindi numeri risicati, che meritano rispetto, ma che non ci danno forza ai tavoli quando si parla di salvare la scuola materna di Giarre». ––

Federico Franchin

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