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Due corone di Luigi Masin alla Madonna del Pomo

Davide Permunian
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MONSELICE. Due nuove corone per la statua della Madonna del Pomo, custodita all’interno del duomo cittadino. A donarle alla parrocchia è stato l’artista locale Luigi Masin, che le ha ideate e realizzate assieme all’orafo Natalino Pettenello. Un progetto sviluppato in sei mesi, che ha richiesto più di 500 ore di lavoro. L’idea è nata dopo il furto, avvenuto lo scorso maggio, delle corone poste sulla scultura. Un episodio che aveva destato profondo sconcerto nella comunità cristiana di Monselice. . Da qui la decisione di Masin di mettersi all’opera per riparare al danno. I due manufatti sono in argento, realizzati con la tecnica della fusione a cera persa e arricchiti da pietre preziose incastonate. Oltre alle corone, l’artista ha donato alla parrocchia un paio di orecchini (quelli che prima ornavano la statua sono stati sottratti un paio di settimane fa). Ora in chiesa è stata installata una telecamera, presto ci sarà anche l’allarme e la scultura sarà protetta da una teca in vetro.

La cerimonia solenne di incoronazione si svolgerà l’8 dicembre, giorno della solennità dell’Immacolata, alla messa delle 10.15. Al termine della liturgia, il parroco don Sandro Panizzolo riceverà dalle mani dei figuranti delle contrade le due corone, che verranno poste sul capo della Vergine e del Bambino. L’evento sarà preceduto il 7 dicembre alle ore 17, in sala San Giuseppe, da una conferenza coordinata dal professor Riccardo Ghidotti. La statua della Madonna che offre il pomo a Gesù simboleggia il superamento del peccato originale. Risale al Quattrocento ed è attribuita a un artista nativo della città della Rocca, Domenico Di Paris. Originariamente si trovava in un oratorio privato a Battaglia Terme. In seguito, nell’Ottocento, è stata collocata nella chiesa di San Tommaso a Monselice, per poi essere trasferita in Duomo nuovo nel 1956. Negli anni Sessanta, l’8 settembre, questa scultura veniva portata in processione lungo le vie del centro. —

Davide Permunian

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