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Padova, il questore: spaccio, prostituzione, pornografia minorile le piaghe della città

Bilancio di fine anno 2018: "Invece sono in calo i furti e le spaccate, nonostante sia aumentato il senso di insicurezza alimentato anche dai media"

Carlo Bellotto
1 minuto di lettura
Il questore Paolo Fassari 

PADOVA. Spaccio di droga, reati informatici, sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile sono le piaghe della città. Dove tutti i reati sono in calo, specialmente rapine, furti e spaccate, sono le uniche voci in crescita, anche sensibile. Ebbene sì i furti negli esercizi commerciali sono calati nel 2018 del 21%, passando da 898 a “soli” 709.

«Anche quest’anno i dati annuali da gennaio fino al 20 dicembre e confrontati con lo stesso periodo dell’anno scorso hanno segnato regressi di altissimo livello con reati in calo complessivamente del 7% a Padova» sottolinea il questore Paolo Fassari.

È un dato buono? "No, ma è così e va registrato. In quest’anno è stata percepita una grande insicurezza, amplificata anche dai mezzi d’informazione ma i dati registrano un –22% per i furti con strappo, –7% quelli con destrezza, –16% quelli in casa”.

Il questore ha parlato anche della nuova Questura. «Appena arrivato ho percepito che uno dei maggiori problemi era quello logistico per una sede poco adatta al nostro lavoro» assicura Fassari «Essere riusciti a firmare un protocollo per la nuova questura è un importante passo avanti, abbandoneremo il centro storico anche per essere più facilmente raggiungibili».

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