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Marcia, cori e fumogeni «No al fascismo ora la città si schieri»

Ampia adesione al corteo del Catai dopo il blitz in sede «Svastiche e insulti, questo è il clima che stiamo vivendo»

Alice Ferretti
2 minuti di lettura



Un aperitivo lungo un paio d’ore nella sede di ponte San Leonardo, la stessa che la notte tra mercoledì e giovedì è stata sfregiata con insulti a bomboletta spray e svastiche nere, poi la passeggiata antifascista tra le vie del centro storico. I militanti del Catai, collettivo che fa capo a Potere al Popolo, nel giro di un giorno hanno organizzato una manifestazione che ha ricevuto l’adesione di decine di altre associazioni padovane, dal Pedro, agli Studenti Medi, all’Adl Cobas, a Coalizione Civica, a diverse altre realtà della sinistra cittadina.

LA PROTESTA

«Un’intimidazione bella e buona, un atto fascista che ci fa capire in che clima viviamo». Così Luca Lendaro, portavoce del Catai, ha definito l’azione dei vandali che nella notte si sono introdotti nella sede del collettivo vergando sul telo per le proiezioni una svastica, disegnando una croce celtica sul pavimento e scrivendo inulti sul muro. «Stiamo ricevendo centinaia di messaggi di solidarietà. Non c’è memoria di un gesto così grave di intrusione e sfregio in una sede politica e sociale». Ingente ieri sera il dispositivo di polizia e carabinieri che ha tenuto d’occhio sia il momento dell’aperitivo antifascista che la passeggiata.

la mobilitazione

Circa 350 persone dalle 18 alle 20 hanno affollato ponte San Leonardo, davanti alla sede del Catai, al civico 1, tanto che la polizia locale poco dopo l’orario di ritrovo ha chiuso al traffico il tratto di strada che da via Savonarola porta a riviera Mussato. In un primo momento si sono susseguiti una serie di interventi al microfono dei numerosi portavoce delle diverse realtà che hanno aderito alla manifestazione, poi è partita la passeggiata antifascista. Il corteo, con a capo uno striscione con la scritta “Sorridere è un altro modo per mostrare i denti” , motto della manifestazione, da ponte San Leonardo si è snodato per le strade del centro: corso Milano, via Dante, piazza dei Signori, via Daniele Manin, piazza delle Erbe e infine ancora piazza dei Signori. «Una risposta forte a un gesto altrettanto forte. È successo a Padova, ma accade sempre più spesso, in Veneto e in tutto il Paese, che vengano attaccati spazi sociali e sedi di associazioni come il Catai».

nessuna tensione

La manifestazione è filata via liscia. «Ospitiamo studenti, sportelli di supporto legale per lavoratori o migranti, corsi di lingua, incontri culturali, assemblee, discussioni», si legge su un volantino diffuso dai membri dell’associazione durante la manifestazione. «I fascisti stanno alzando la testa, legittimati da un governo che riprende e amplifica le loro parole d’ordine. Ad essere sotto attacco non è mai la singola persona o il singolo spazio. Sono tutte e tutti coloro che provano a unirsi e a lottare contro le ingiustizie, le discriminazioni, le disuguaglianze». E infine: «Chiediamo alla città di Padova di non restare indifferente, di prendere posizione. Di unirsi a chi si oppone all’odio e alla violenza. Perché sorridere è solo un altro modo per mostrare i denti». —

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