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Niet del governo, niente rimborsi per il maltempo dell'estate scorsa

Non riconosciuto lo stato di emergenza per i nubifragi del 21 e 22 luglio scorso. A Padova c'erano stati danni per quasi 6 milioni

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PADOVA. «Il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 16 e 17 luglio 2018 e 1° e 2 settembre 2018 nei territori di alcuni comuni della province di Padova, di Rovigo, di Treviso e di Verona». E' arrivato come un fulmine a ciel sereno il comunicato del governo che esclude i rimborsi per il maltempo in città del 21 e 22 luglio scorso. Nell'atto approvato dal consiglio dei ministri infatti si fa menzione di altri episodi di maltempo ma non di quelli che hanno interessato la città e che avevano provocato la caduta di ben 875 alberi.

Erano stati due nubifragi serali, uno il 21 e l'altro il 22 luglio: tra vento, forte pioggia e grandine i danni erano stati numerosi. E il Comune aveva, come di norma in questi casi, fatto in poche settimana la ricognizione dei danni per presentare la richiesta del riconoscimento di rimborsi al governo.

La doccia fredda però ha spento quasi ogni speranza: da Roma non arriverà niente. "Noi abbiamo fatto la nostra parte, abbiamo comunicato tutto alla Regione rispettando i tempi - sottolinea l'assessore alla salute e prevenzione Francesca Benciolini - Certo siamo scontenti e delusi, soprattutto per i tanti padovani che avevano messo in fila tutti i danni in un periodo difficile come agosto. Purtroppo da Roma non è arrivato nessun riscontro".

Per gli altri eventi di maltempo del Veneto, in ogni caso, il governo avrebbe stanziato appena mezzo milione di euro: "Se quella era la cifra da spartire c'era veramente poco - aggiunge l'assessore all'ambiente Chiara Gallani - Noi abbiamo spostato risorse e uomini su quell'emergenza tanto da aver speso ben più di 4 milioni di euro". A questi va aggiunto un milione e mezzo di danni a privati. 

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