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Convenzione Abaco La pubblicità cittadina gestita dal privato

Sconti sulle insegne e censimento di tutti gli spazi disponibili Le imposte comunali si pagano in via Diaz o a Montegrotto

Federico Franchin
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ABANO TERME. Un censimento in arrivo e tariffe agevolate. Dal primo gennaio l’imposta comunale sulla pubblicità ha già portato con sé novità per i contribuenti aponensi. Con il 2019 il servizio di gestione e riscossione dell’imposta sulla pubblicità e i diritti per il servizio delle pubbliche affissioni sono stati affidati dal Comune di Abano alla società Abaco. Un nuovo ufficio Abaco dove recarsi per informazioni e svolgere le pratiche inerenti le imposte sulla pubblicità sarà attivo il martedì e venerdì dalle 9. 30 alle 13 nella nuova sede di via Diaz. In alternativa sarà possibile rivolgersi anche all’ufficio di Montegrotto.

L’esternalizzazione del servizio porta con sé tanti risvolti. La prima grossa novità è che la scadenza del pagamento annuale dell’imposta comunale sulla pubblicità, solo per l’anno in corso, è stata differita dal 31 gennaio al 31 maggio.

Inoltre, nei primi mesi dell’anno Abano effettuerà il censimento di tutte le forme pubblicitarie presenti nel territorio comunale (insegne, cartelli), con personale autorizzato. Al termine dell’attività di censimento verrà inviato ai contribuenti l’avviso di pagamento con l’elenco delle forme pubblicitarie censite e il relativo conteggio dell’imposta dovuta.

«Questa nuova data e il censimento serviranno al contribuente per riflettere se è il caso di togliere l’insegna o se è meglio andare a ridimensionarla, considerando che il tributo è previsto per gli esercizi con insegna superiore ai 5 metri quadrati» spiegano il sindaco Federico Barbierato, il vice Francesco Pozza e Loris Targa per Abaco. Il comune ha previsto, in accordo con Abaco, un’agevolazione. «Per coloro che hanno l’insegna di dimensioni superiori ai 5 metri quadrati, abbiamo deciso di concedere uno sconto del 20% sul primo metro quadrato», spiegano. «Per il resto abbiamo confermato le tariffe già in essere, che restano invariate».

Il Comune di Abano ha messo a bilancio di introitare 230 mila euro dall’imposta sulla pubblicità. «Assegnare ad Abaco il servizio significa avere una gestione più semplice e trasparente del servizio», rilevano il sindaco Barbierato e il vice Pozza. «Dal 2008 il servizio era gestito internamente. Ora ci saranno gli uffici di Abano e Montegrotto a disposizione tutti i giorni». Abano, dopo Padova, è sul podio tra i comuni che introitano di più dall’imposta sulla pubblicità. ––

Federico Franchin

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