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Cadoneghe: Forza Italia salva Schiavo. Il bilancio passa tra i fischi

Insulti al consigliere azzurro Benato entrato in aula qualche istante dopo il voto.

Cristina Salvato
1 minuto di lettura

CADONEGHE. Pur traballante e sfilacciata la maggioranza che amministra Cadoneghe ha visto l’approvazione del bilancio. Mancava un voto per arrivare allo stallo, ma erano assenti i due consiglieri di Forza Italia, Alessandro Gobbo e Andrea Benato, che avevano annunciato la loro mancata partecipazione tramite una lettera, letta poco prima del voto dal presidente del Consiglio, Daniele Toniolo.

la lettera. In essa annunciavano di non poter partecipare per motivi di lavoro e che, se fossero stati presenti, avrebbero bocciato il bilancio. Ma appena proceduto al voto (otto i pareri favorevoli, sette i contrari) Benato ha fatto il suo ingresso in aula: gli strali dal pubblico sono stati tali da costringere Toniolo a sospendere la seduta per qualche minuto. Appunto per approfittare dell’assenza il Pd, tramite la capogruppo Lucia Vettore, ha fatto modificare l’ordine del giorno, anticipando il bilancio. «Qualche scorrettezza procedurale politicamente ci sta» ha ammesso la consigliera verso la fine della seduta consiliare. «Quello che è andato in scena è stato il momento più basso della politica di Cadoneghe» ha dichiarato il consigliere Edoardo Lacava, che ha annunciato come lui e gli altri due consiglieri de La lista civica (Virginia Garato e Andrea Rozzato) meditano di dimettersi. «La pagina peggiore della storia di Cadoneghe» il commento del consigliere Devis Vigolo (Futuro comune). «Cinque anni di immobilismo per un sindaco chiuso nel suo ufficio o nelle stanze di partito per la sua arroganza».

m5s: inciucio. Il M5S affida il suo commento politico all’onorevole Raphael Raduzzi. «Come in Parlamento anche negli enti locali assistiamo all’ennesimo inciucio tra Fi e Pd» le parole dell’onorevole, «la cristallizzazione di un patto del Nazareno che non è mai morto. Fi rimane a casa nell’unica seduta in cui avrebbe potuto realmente mandare a casa la giunta Schiavo e bocciare definitivamente un pessimo bilancio. Tra rinvii tattici e rimestamenti nell’ordine del giorno senza alcuna spiegazione, la giunta ha permesso a Fi di entrare in consiglio comunale cinque minuti dopo aver approvato il bilancio, giusto in tempo per poter reclamare il gettone di presenza. Un comportamento scandaloso».

la difesa. Accuse respinte da Fi. «La sezione locale esprime forte vicinanza ai due consiglieri, che in queste ore subiscono attacchi ingiustificabili e ingiusti, visto che a tutti erano noti i loro impegni di lavoro» si legge in una nota. «Venuti a sapere dell’inversione dei punti all’ordine del giorno, abbiamo chiesto che i consiglieri di minoranza presenti facessero mancare il numero legale in aula, ma questi non hanno voluto prendere in considerazione la nostra proposta. Altri hanno la responsabilità di quanto accaduto, dimostrando ingenuità e bassa capacità strategica». 
 

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