Canale Monterano

Appunti di Viaggio

Riassunto delle puntate precedenti: nelle scorse settimane ci siamo imbattuti in un paese fantasma, con resti imponenti di chiese e palazzi nobiliari, acquedotti secolari e antiche catacombe-cantine scavate nel tufo, l’Antica Monterano. Seguendo un sentiero poi siamo andati a far visita a un Dio romano, in quella che veniva considerata la porta degli inferi, una risorgiva di acqua tra miniere di zolfo che rendono inospitale un paesaggio tutt’attorno rigoglioso e dall’aspetto preistorico: la Riserva Naturale Monterano.

Oratorio
Oratorio

Risalendo la strada che porta in paese, dove consigliavo di lasciare la macchina, ci imbattiamo in Canale Monterano. Il primo nucleo abitativo lo si ha dal 500 circa e si sviluppa su quello che ora è il Corso della Repubblica, attorno ad una piccola chiesa, chiamata Oratorio.
La popolazione originaria era composta da semplici agricoltori che spesso vivevano in case di legno, aggregate a formare dei “castelletti”. Lo spopolamento del 1800 dell’Antica Monterano dà vita a questo nuovo paese: la maggiore salubrità del luogo unita ad altre concause già viste nei precedenti articoli, provoca un esodo di massa verso questo nuovo centro.

Santa Maria Assunta in Cielo
Santa Maria Assunta in Cielo

Arrivando in paese, svetta alta sul caseggiato la chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo. Una sola navata accoglie il visitatore, tra architetture che richiamano memorie molto recenti: questo luogo di culto in effetti è stato costruito ispirandosi alla chiesa di San Bonaventura, visitata nel vecchio borgo. Ma non sono solo le somiglianze a legare i due posti, bensì le opere che si ritrovano all’interno, trasportate qui dagli abitanti in fuga.

Santa Maria Assunta in Cielo, interno
Santa Maria Assunta in Cielo, interno

Camminando per il borgo, un altro centro di interesse è la piazza antistante il comune. Al centro, ritroviamo una fontana dalle fattezze note. Giriamo intorno e notiamo una forma ottagonale. Proprio come quella antistante la chiesa di San Bonaventura. In effetti questa è la fontana originale berniniana che prima era nel borgo antico! È stata portata anch’essa nel nuovo abitato, per preservarla dalla rovina e dal vandalismo e ora fa la sua bella figura nella piazza civica più importante del paese.

Piazza del Municipio e Fontana Ottagonale
Piazza del Municipio e Fontana Ottagonale

Entrando nel palazzo del Municipio rimaniamo sorpresi da un’altra visione. Un leone di pietra con una zampa anteriore leggermente sollevata ci osserva, dietro transenne e contornato da materiali di lavoro. È il Leone originario dell’omonima fontana, osservato su un lato di palazzo Altieri, sostituito da una copia. È in corso un’opera di restauro, così lo si può osservare molto da vicino. Sembra un po’ meno spaventoso da quaggiù, un po’ acciaccato e fasciato di “medicazioni” ma è solo un’apparenza temporanea, in attesa di incutere nuovamente terrore una volta tornato al suo antico splendore!

Leone in ristrutturazione
Leone in ristrutturazione

A fine agosto, come a voler richiamare gli antichi riti propiziatori di una buona vendemmia, i baccanali, si festeggiano i Santi protettori di Canale Monterano, San Bartolomeo Apostolo e Santa Calepodia. Un Palio che vede fronteggiarsi quattro ragazzi per ognuna delle sei contrade in una gara lunga 135 metri: corrono portando a spalla il Bigonzo, un antico attrezzo con un tino utilizzato per la vendemmia. Ad attenderli alla fine, un ricco banchetto con porchetta a volontà e fiumi di Alicante di Monterano, un vino tipico di queste zone!

Tramonto a Canale Monterano
Tramonto a Canale Monterano

La lunga passeggiata termina qui, al tramonto di un Sole ancora invernale ma dai toni caldi.
La prossima avventura sarà ricca di sorprese e bei luoghi da scoprire insieme, comodamente dal nostro divano, ancora su queste pagine!

Al prossimo racconto!

Pubblicato da mattrossblog

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