26 aprile 2019 - 14:50

Ultradestra in piazza per Ramelli. Contro-corteo degli antifascisti

Dopo il no della prefettura al corteo lanciato da Forza Nuova, CasaPound e Lealtà Azione, le sigle di estrema destra confermano la «fiaccolata» per ricordare il militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975. A pochi passi l’iniziativa della sinistra

di Redazione Milano online

Il presidio dei movimenti antifascisti sotto il monumento ai martiri della Resistenza in piazzale Loreto (LaPresse) Il presidio dei movimenti antifascisti sotto il monumento ai martiri della Resistenza in piazzale Loreto (LaPresse)
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Di nuovo gomito a gomito, da un lato le sigle dell’ultradestra, dall’altra le realtà antifasciste: il 29 aprile sarà per Milano un’altra giornata carica di tensione. Quel giorno si terranno due manifestazioni parallele e contrapposte: Forza Nuova, Lealtà Azione e CasaPound, incassato il no della prefettura ad un vero e proprio corteo, si sono date appuntamento per una fiaccolata in ricordo di Sergio Ramelli, il militante del Fronte della Gioventù morto a 18 anni il 29 aprile 1975, dopo che il 13 marzo era stato aggredito a colpi di chiave inglese da militanti di Avanguardia Operaia, che terminerà con una messa, alle 18.30, nella chiesa dei Santi Achilleo e Nereo, in piazzale Susa, e la deposizione di una corona al murale che ricorda il giovane. Iniziative cui le sigle della sinistra milanese intendono rispondere con una massiccia mobilitazione: «Un contro-corteo per impedire che il 29 aprile diventi, a sua volta, un “contro 25 Aprile”, come vorrebbero far credere le sigle di estrema destra».

Il contro-corteo del 29 aprile è stato lanciato venerdì mattina dal collettivo «Milano antifascista, antirazzista, meticcia e solidale» durante un presidio in piazzale Loreto, sotto il monumento ai martiri della Resistenza. Il programma prevede: alle 17 la deposizione di una corona in piazzale Dateo in ricordo di Gaetano Amoroso, ucciso con una coltellata da attivisti di estrema destra negli anni di piombo. E, alle 18.30, una manifestazione che da piazzale Loreto, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbe raggiungere viale Romagna. Ma l’autorizzazione della questura, già richiesta, non è ancora arrivata: preoccupa l’eccessiva vicinanza al luogo delle iniziative delle sigle dell’ultradestra. «Per anni abbiamo evitato contrapposizioni — ha sottolineato Walter Boscarello, portavoce dio «Memoria Antifascista» —, ma visti anche i recenti fatti con lo striscione inneggiante a Mussolini, abbiamo deciso di farci sentire».

Il sindaco Giuseppe Sala è intervenuto sulla decisione della prefettura di vietare il corteo per Ramelli. «Condivido totalmente la decisione del prefetto — ha detto —. Non ho nulla contro la memoria di Ramelli, ci mancherebbe altro, però quando i promotori sono forze al di fuori della Costituzione automaticamente sto dalla parte del prefetto, quindi ha fatto benissimo». Il prefetto Renato Saccone, infatti, ha vietato che la manifestazione si svolga in forma di corteo, imponendo come negli anni precedenti che sia «statica». Sala si è detto anche «meravigliato del fatto che così tanti parlamentari abbiano firmato a supporto di una manifestazione che nasce da forze che si stanno mettendo chiaramente al di fuori della Costituzione», commentando così l’appello di 60 politici, che hanno scritto allo stesso prefetto affinché consentisse la fiaccolata come richiesto dagli organizzatori di CasaPound, Forza Nuova e Lealtà Azione.

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