17 gennaio 2019 - 20:47

Milano, urla e cartelli: centrodestra
contro il «Piano dei luoghi di culto»

«No al condono delle moschee abusive», la protesta del centrodestra in Consiglio comunale nel corso del dibattito in aula sul « Piano delle attrezzature religiose». Intanto, dall’elenco dei siti in cui si potrà costruire una moschea è stata tolta via Novara

di Redazione Milano online

Milano, urla e cartelli: centrodestra  contro il «Piano dei luoghi di culto»
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Protesta del centrodestra in Consiglio comunale nel corso del dibattito in aula sul «Piano delle attrezzature religiose» che, inserito nel Pgt, porterà alla realizzazione di nuovi luoghi di culto in città, tra cui delle moschee. Il centrodestra ha accusato l’amministrazione di «voler portare avanti una sanatoria per le moschee abusive esistenti», come ha spiegato il capogruppo di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale. Nel corso del dibattito i consiglieri di Lega, Forza Italia, e Milano Popolare si sono alzati dai banchi mostrando dei cartelli con le scritte «No radicali islamisti», «No condono moschee abusive» e «No predicatori di odio».

Sono 15 le aree identificate dal «Piano delle attrezzature religiose» per la nascita di nuovi luoghi di culto, di cui due di proprietà comunale da assegnare tramite avviso pubblico. Con una novità dell’ultima ora: l’area di proprietà comunale di via Novara è uscita dal «Piano delle attrezzature religiose», quindi lì non ci saranno nuovi luoghi di culto, come era stato previsto inizialmente dal Comune. La modifica è arrivata giovedì pomeriggio con l’approvazione in Consiglio comunale di un emendamento proposto da Matteo Forte di Milano Popolare, che ha chiesto di eliminare il sito dai tre messi a disposizione da Palazzo Marino, insieme a quello di via Esterle e via Marignano. «Le aree comunali - ha spiegato Forte — passano da tre a due e solo una sarà destinata a diventare una moschea, secondo i criteri che detterà poi il Consiglio comunale».

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