30 gennaio 2019 - 18:23

Scambiava foto e video osé con i ragazzini, arrestato professore

Il docente di liceo, 38 anni, si era creato una serie di falsi profili con i quali contattava minori fra i 13 e i 17 anni fingendosi un loro coetaneo. L'indagine partita dalla denuncia della mamma di un alunno

di Giovanni Bernardi

Scambiava foto e video osé con i ragazzini, arrestato professore
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Lo hanno incastrato la memoria del computer e quella del telefono cellulare: contenevano foto e video di minorenni con i quali intratteneva conversazioni a sfondo hard. Per questo motivo la polizia postale e la squadra mobile della questura di Mantova, dopo una giornata intera di perquisizioni e verifiche sui suoi dispositivi tecnologici, martedì sera hanno arrestato un professore di liceo 38enne, originario e residente a Castiglione delle Stiviere, con le accuse di adescamento di minore, produzione e detenzione di materiale pedopornografico. Il docente è stato sottoposto alla misura cautelare dell’arresto in carcere (ora si trova nella casa circondariale di via Poma) proprio perché il suo ruolo gli consentiva di venire in contatto con decine di ragazzini ogni giorno.

Sull’identità del prof gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, per tutelare i ragazzini coinvolti. C’è anche una recidiva: nei confronti del prof infatti il tribunale di Mantova circa un mese fa ha emesso una sentenza (patteggiamento di un anno) per reati simili a quelli che hanno portato all’arresto. Evidentemente il docente, entrato in contatto con la scuola di Mantova nella quale lavora solo da alcuni mesi, non aveva specificato i suoi pregressi con la legge. Al momento gli agenti stanno approfondendo le indagini per stabilire se i contatti con i giovani, tutti di età compresa tra i 13 e i 17 anni, fossero estesi anche all’istituto nel quale il docente presta servizio da qualche tempo.

Un contatto con uno studente della scuola, in ogni caso, si è verificato. L’indagine infatti è partita circa un mese fa quando la madre di un ragazzino del liceo dove il 38enne lavorava si è presentata in questura, segnalando immagini e chat inequivocabili sul cellulare del figlio. Ora sta agli inquirenti stabilire se nella rete del professore siano finiti anche altri ragazzini dell’istituto cittadino. La mamma non sapeva chi avesse inviato quel materiale al figlio: il docente si era creato una serie di falsi profili e con i ragazzi si spacciava per un loro coetaneo, usando il loro stesso linguaggio, che conosceva bene vista la sua professione. Da quanto appurato, lo scambio di immagini e video non era a senso unico: i ragazzini inviavano immagini e foto al docente e viceversa. La polizia sta ora indagando anche sull’eventuale diffusione delle immagini a soggetti terzi. Nel computer e nel cellulare del 38enne sono stati trovate circa 130 foto dei ragazzini finiti nella rete e un numero ancora imprecisato di video. Ora il docente è in carcere mentre le indagini della polizia postale e della squadra mobile proseguono.

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