30 gennaio 2019 - 06:58

Ricatti e molestie alle ragazzine, arrestato il maniaco del web

Buccinasco, l’uomo di 27 anni era già stato condannato a sei anni per induzione al suicidio di una ragazzina. Ne ha scontati quattro

di Federico Berni

Ricatti e molestie alle ragazzine, arrestato il maniaco del web
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La trappola scattava sul web, rivolta alle prede più facili. Le ragazzine, minorenni e non solo. Adolescenti fragili, ma sono rimaste impigliate anche quelle più sicure. Una volta carpita la loro fiducia, riusciva a farsi inviare foto intime, e poi, se queste accennavano a voler smettere, le trascinava in una spirale di minacce, pedinamenti, molestie a distanza. Talmente sfacciato, da presentarsi sui siti di incontri, e giochi di ruolo con nome e cognome. Giacomo Morandi, ventisettenne di Buccinasco, arrestato dai carabinieri della stazione di Corisco, comandati dal maresciallo Vincenzo Vullo, in virtù di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di stalking. Il giovane era già finito in manette nel 2012, quando una tredicenne arrivò a tentare il suicidio, buttandosi dal balcone di casa, dopo che il maniaco aveva minacciato di ammazzare i suoi genitori. Il provvedimento restrittivo, all’epoca, lo aveva raggiunto in Sardegna, nell’Ogliastra, dove si trovava in vacanza assieme ad una comitiva di amici.

Secondo quanto riferito, per quella vicenda Morandi è stato condannato a sei anni, anche per il reato di induzione al suicidio. Ne ha scontati quattro e, una volta tornato in libertà, ha ricominciato con le sue perversioni. Tre gli episodi accertati dagli inquirenti, tutte su ragazze di Buccinasco (due ventenni e una minore), anche se ci sono accertamenti su un’altra ventina di casi in altre zone d’Italia, che avrebbero coinvolto anche delle minorenni. Nella casa di Buccinasco, dove vive coi genitori, i militari hanno trovato materiale pedopornografico, armi da fuoco false che usava per le minacce via web, coltelli e armi da taglio di vario tipo e dimensioni, e chiavi per accesso al «deep web», la rete «nascosta».

A suo carico, però, parlano principalmente i messaggi che inviava alle vittime, fatte oggetto di pesanti minacce. «Vuoi fare una brutta fine tu? — ha scritto a una giovane che voleva uscire da una chat — La prossima volta ti prendo a sberle fino a che non mi supplichi». In altri casi, le scritte minatorie erano corredate da pesanti volgarità. Allusioni sessuali che proponeva anche sul suo profilo Facebook, dove alternava fotografie con una presunta fidanzata, accompagnate da cuoricini e promesse d’amore, tanti riferimenti al mondo dei videogames, soprattutto al gioco «League of Legends», e, tanto per non farsi mancare nulla, un’immagine di Adolf Hitler con un commento a sostegno e la mano tesa nel saluto romano davanti a un tricolore. Un personaggio scaltro, Morandi, secondo gli investigatori che negli ultimi anni conoscono lui, e la fama che si è creato a Buccinasco. Una reputazione che ha spinto le giovani vittime a presentare denuncia, accompagnate dai famigliari. Talmente ossessionato, il 27enne, che persino mentre era detenuto al carcere di Parma, era riuscito a procurarsi una chiavetta Usb contenente immagini di pornografia minorile, trovata dagli agenti della polizia penitenziaria durante una perquisizione della sua cella.

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