6 maggio 2019 - 07:09

Europee: in pista con i big economisti, atleti e sociologi. Il grande test in Lombardia

Sedici le liste ammesse. Esame per le ricadute sulla giunta Sala Le preferenze Sulla scheda grigia si potranno esprimere tre preferenze ma non tutte dello stesso sesso

di Andrea Senesi

Europee: in pista con i big economisti, atleti e sociologi. Il grande test in Lombardia
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Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni, Giuliano Pisapia, Matteo Salvini (in ordine alfabetico). Ma anche Pippo Civati e Francesco Alberoni, Giusy Versace e Silvia Sardone. Il 26 maggio sulla scheda grigia si sceglieranno i venti europarlamentari che rappresenteranno il Nord-Ovest al Parlamento europeo. Sarà un test per i maggiori partiti ma indirettamente anche per la giunta di Beppe Sala in vista, soprattutto, delle Comunali del 2021. In corsa per un seggio a Bruxelles ci saranno tutti o quasi i big nazionali e un buon numero di volti noti acchiappa-preferenze. Sedici per ora le liste ammesse: Lega, Pd, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento Cinque stelle, +Europa, La Sinistra, CasaPound, Forza Nuova, Lista Animalista, Popolari per l’Italia, Europa Verde, Partito Pirata Italiano, Autonomie per l’Europa, Popolo della famiglia, Partito Comunista Italiano. Si potranno esprimere tre preferenze, a patto che non siano tutte dello stesso sesso. Il Pd ha scelto come capolista l’ex sindaco Giuliano Pisapia, mentre l’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino (per cui si è pubblicamente speso anche sabato l’attuale sindaco Beppe Sala) e a metà lista, in ossequio all’ordine alfabetico dei candidati. Ma sarà bagarre per conquistare il biglietto per Bruxelles: perché nella lista «dem» ci sono anche l’economista Irene Tinagli, il liberal (sostenuto dall’ala renziana ) Enrico Morando, gli uscenti Patrizia Toia, Brando Benifei e Mercedes Bresso.

In Forza Italia, dopo Silvio Berlusconi, correranno, tra gli altri, gli uscenti Lara Comi e Massimiliano Salini, l’atleta paralimpica Giusy Versace e il «comunale» Pietro Tatarella. Ci prova anche un 27enne di origine tunisine: Amir Atrous. La Lega schiera Matteo Salvini e l’ex pasionaria di Forza Italia Silvia Sardone, e poi Gianna Gancia, moglie di Roberto Calderoli, e la vicesindaca di Busto Arsizio, Isabella Tovaglieri. Oltre a quelli di Giorgia Meloni e del milanese Carlo Fidanza, con Fratelli d’Italia sono da segnalare almeno altri due nomi: il sociologo Francesco Alberoni e Pietro Fiocchi, imprenditore dell’omonima fabbrica di armi e munizioni. Nel M5s, dopo Maria Angela Danzì, ecco l’uscente Eleonora Evi e l’ex «regionale» Eugenio Casalino. Guiderà la lista di +Europa lo storico esponente radicale Benedetto Della Vedova, mentre La Sinistra ha scelto come capolista Eleonora Cirant, attivista di Nonunadimeno. Per Europa Verde, dietro la portavoce nazionale, Elena Grandi, da segnalare appunto Pippo Civati e Enrico Fedrighini, assessore in Municipio 8.

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