27 maggio 2019 - 14:07

Comunali, Bergamo: è Gori-bis.
Pd ko a Pavia, ma tiene nel Milanese Cremona al ballottaggio|I risultati

Al voto 990 Comuni. A Bergamo Giorgio Gori festeggia la rielezione al primo turno. La Lega strappa Pavia al centrosinistra. Cremona è testa a testa. Il Pd tiene nei centri del Milanese con oltre 15 mila abitanti, ma cade a Mezzago, storica Stalingrado brianzola

di Federica Bandirali, Leila Codecasa, Giovanna Maria Fagnani, Eleonora Lanzetti e Marco Mologni

La festa per la rielezione al primo turno nel quartier generale di Giorgio Gori. Nella foto la moglie Cristina Parodi, 54 anni, conduttrice tv (LaPresse)  La festa per la rielezione al primo turno nel quartier generale di Giorgio Gori. Nella foto la moglie Cristina Parodi, 54 anni, conduttrice tv (LaPresse)
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Al voto 990 Comuni lombardi per rinnovare sindaci e Consigli comunali. Le sfide politicamente più calde e attese erano quelle che si sono giocate nei tre capoluoghi di provincia Bergamo, Pavia e Cremona, in cui il centrosinistra era chiamato a difendersi dall’offensiva della Lega.

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori
Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori

A Bergamo il sindaco uscente di centrosinistra, Giorgio Gori, festeggia la rielezione al primo turno, con circa il 55 per cento dei consensi. Fermo al 39 per cento lo sfidante di centrodestra, l’ex parlamentare della Lega Giacomo Stucchi. Nicholas Anesa dei Cinque Stelle non è andato oltre il 3,8 per cento, e Francesco Macario della lista «Bergamo in comune» si è fermato all'1,68 per cento. E, a spoglio ancora in corso, Stucchi ha riconosciuto la sconfitta: «Complimenti al vincitore Giorgio Gori — ha scritto su Facebook —. Grazie a tutti per averci provato, per averci creduto, per avermi sostenuto, per aver lavorato in questa campagna elettorale che sapevamo essere molto difficile e in salita essendo partiti solo a fine marzo. Ci abbiamo provato, non ci siamo mai risparmiati, abbiamo fatto tutto il possibile, stando fuori 15 ore al giorno, camminando dal mattino alla sera per incontrare i cittadini di ogni quartiere. Non potevamo fare di più, grazie ancora tutti».

A Pavia lo scenario è rovesciato: il candidato leghista della coalizione di centrodestra Fabrizio Fracassi (Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia e due liste civiche) ha vinto con circa il 54 per cento. Ilaria Cristiani (Pd, Pavia a colori e Più Europa) si è fermata al 30 per cento. «Siamo stati in mezzo alla gente che aveva bisogno di essere ascoltata. Dopo i risultati delle Europee, sapevo di vincere al primo turno. Ora è tempo di pensare a fare bene per la città», è stato il primo commento del neosindaco. La dem Cristiani ha incassato la sconfitta: «Mi complimento con il mio avversario. Impossibile contrastare la crescita esponenziale della Lega. Vigileremo con attenzione sul loro operato». Il sindaco uscente, Massimo Depaoli, è stato il terzo più votato con l’8,25 per cento delle preferenze. Il Movimento 5 Stelle di Vincenzo Nicolaio ha raccolto il 5,82 per cento, seguito da Paolo Cattaneo di Rifondazione Comunista con l’1,17 per cento e Stefano Spagoni di Cittadini in Comune con lo 0,65 per cento. I risultati delle amministrative riflettono l’andamento delle consultazioni europee: Lega Nord primo partito della città, seguito dal Partito democratico.

A Cremona si va al ballottaggio tra Gianluca Galimberti, sindaco uscente sostenuto da sei liste di centrosinistra, e Carlo Malvezzi, ex consigliere regionale sostenuto dal centrodestra. Sei punti percentuali in avanti Galimberti sullo sfidante che pensa già al voto del 9 giugno: «Martedì mi ritroverò con tutta la coalizione per capire il da farsi — ha detto Malvezzi —. Siamo pronti ad affrontare con carica e competenza la sfida».

Nel Milanese sei sindaci eletti al primo turno e quattro al ballottaggio: il centrosinistra centra la riconferma a Cornaredo, con Yuri Santagostino, a Trezzano sul Naviglio, con Fabio Bottero, e a Cesano Boscone, con Simone Negri. Farà il secondo mandato anche Sara Santagostino a Settimo Milanese, dove il centrosinistra governa ininterrottamente dal 1945. Il centrodestra vince, invece, a Cusano Milanino con Valeria Lesma, mentre alla guida di Lainate resterà una coalizione di liste civiche guidata da Andrea Tagliaferro. Si andrà al ballottaggio, invece, a Paderno Dugnano, la città più grande chiamata al voto in questa tornata elettorale, dove il candidato del centrodestra, Gianluca Bogani, è avanti rispetto allo sfidante sostenuto dal Pd, Ezio Casati. E sarà ballottaggio anche a Rozzano, fra il sindaco uscente del Pd, Barbara Agogliati, e il candidato del centrodestra Giovanni De Luca. Si tornerà al voto il 9 giugno anche a Cormano, fra Luigi Magistro del centrodestra, al 45,85 per cento, e la dem Tatiana Cocca, al 31,29 per cento, e poi a Novate Milanese, fra Daniela Maldini, alfiere del centrosinistra, e Massimiliano Aliprandi. Si va al secondo turno anche a Concorezzo, dove si affronteranno il leghista Mauro Capitanio, che è in testa, e Claudio Bossi, del Pd e lista civica. Si va al ballottaggio anche a Muggiò, dove Pietro Zanantoni del centrodestra è avanti rispetto a Maria Arcangela Fiorito, sostenuta da Pd e alleati. Il centrodestra festeggia, invece, l’elezione di Emanuele Pozzoli a Besana Brianza. A Giussano Marco Citterio, sostenuto dal centrodestra, è sindaco già al primo turno.

Per 45 anni Mezzago, poco più di 4 mila abitanti ad est di Monza, è stata la Stalingrado della Brianza, dove il Comune era in mano a partiti o a liste civiche di sinistra, che vincevano anche con percentuali superiori al 70 per cento. Ma in quest’ultima tornata elettorale 11 voti hanno fatto la differenza e il sindaco uscente, Giorgio Monti, ha dovuto cedere il passo al suo avversario, Massimiliano Rivabeni, alla guida di uno schieramento di centrodestra. «È un bagaglio di esperienza, sono percorsi e progetti che rischiano di andare a perdersi — ha commentato Monti —, e i numeri ci dicono che in ogni caso i nostri avversari hanno sfruttato una congiuntura esterna al locale, favorevole al centrodestra e che hanno perso voti e consensi rispetto alla precedente tornata amministrativa di cinque anni fa».

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