27 maggio 2019 - 09:41

Europee, Majorino eletto nelle fila del Pd. Rimpasto in Comune solo dopo il 1° luglio

L’assessore alle Politiche sociali di palazzo Marino ha ottenuto 90 mila preferenze: è terzo dietro a Pisapia e Tinagli

di Redazione Milano online

Europee, Majorino eletto nelle fila del Pd. Rimpasto in Comune solo dopo il 1° luglio
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L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino con oltre 90 mila preferenze (circa 40 mila solo a Milano città) risulta fra gli eletti del Pd alle europee nella circoscrizione Nord Ovest. È infatti terzo dietro al capolista, Giuliano Pisapia, l’ex sindaco che ha incassato 257 mila voti e Irene Tinagli (102 mila). Si profila dunque un rimpasto nella giunta milanese guidata da Giuseppe Sala. Da parte sua il sindaco, lunedì mattina, ha commentato il voto delle Europee: «Sono molto soddisfatto per Milano», dove dove il Pd stacca la Lega di quasi 9 punti, ottenendo il 36% dei voti (contro il 27,4% del partito di Salvini). Per poi aggiungere di non essere sorpreso dal boom di preferenza ottenute dall’ex sindaco Giuliano Pisapia: «Mi aspettavo un simile successo. Io ho appoggiato Majorino, proprio perché ritenevo che Giuliano non avesse tanto bisogno del mio sostegno - ha detto Sala -: la sua credibilità non è stata intaccata dal passare del tempo e quindi complimenti anche a lui e anche agli altri. Credo che Tinagli sia stata un po’ una sorpresa, però è una candidatura forte e significativa. Diciamo che nella circoscrizione del Nord-Ovest è stato un successo di Milano e dei milanesi».

A Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali del comune di Milano, eletto nelle file del Pd in Europa con 90 mila preferenze, sono poi andati i complimenti del sindaco Giuseppe Sala, che ha frenato subito su un imminente rimpasto di giunta: fino al primo luglio la situazione non cambia. «Mi complimento con Majorino che ha fatto un grande lavoro - ha detto Sala -. Non mi sfuggiva che fosse un test anche per noi: non sarebbe stato bello se un mio assessore, che io ho tanto appoggiato, fosse andato male. Quindi sono molto contento per lui, però siamo già d’accordo che a giugno sarà ancora qua». E spiega «I cambiamenti verranno fatti dal primo di luglio, perché al 30 di giugno scadono anche i dirigenti a tempo determinato. Nella mia testa il Comune funziona attraverso il lavoro della struttura politica, ossia gli assessori, e della struttura amministrativa, cioè i dirigenti. E io mi sento a capo dell’una e dell’altra, quindi è molto più saggio ripensare come mettere a punto entrambe le cose. Ho in testa sostanzialmente cosa fare, ma voglio ragionarci ancora con calma, quindi prima del primo luglio nessun cambiamento. Ne ho già parlato con Majorino».

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