13 marzo 2019 - 14:21

La «centrale» dell’eroina nei locali del narghilè: presi due trafficanti

Era nei bar e locali della centralissima corso Buenos Aires il quartier generale della coppia di tunisini che riforniva di eroina i pusher. Sequestrati quasi nove chili di droga pura: se immessa sul mercato avrebbe fruttato mezzo milione di euro,

di Redazione Milano online

La «centrale» dell’eroina nei locali del narghilè: presi due trafficanti
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Quasi nove chili di eroina pura nascosta in un’auto parcheggiata in un garage del Milanese, a Pozzo d’Adda, 52mila euro in contanti nascosti in una borsa e una coppia di trafficanti tunisini arrestata dai carabinieri della compagnia Monforte. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato quasi mezzo milione di euro. Erano i due finiti in manette a rifornire i pusher in azione tra le strade della movida che incontravano in alcuni locali di narghilè nella centralissima Porta Venezia e lungo corso Buenos Aires. Le indagini sono partite seguendo le tracce della giovane di 22 anni che la mamma, una donna nordafricana, costringeva a prostituirsi per poter giocare alle slot machine. Tra le amicizie della ragazza c’era uno spacciatore che si riforniva proprio dalla coppia di tunisini bloccata dai militari.

La rotta dell’eroina

Dalle indagini, è emerso che l’uomo arrestato, in Italia da circa un anno, era solito viaggiare verso il Nord Europa utilizzando spesso voli low-cost: con tutta probabilità, si trattava dei viaggi destinati all’acquisto dell’eroina, prodotta di solito in Medio Oriente (Afghanistan o Iraq), ma venduta all’ingrosso in paesi come l’Olanda. Il trasporto a Milano avveniva poi via terra: il 33enne aveva infatti modificato la sua Twingo (con targa tedesca), creando un doppio fondo dove venivano nascosti i panetti sottovuoto, per passare indenne i controlli delle unità cinofile alle frontiere; quando viaggiava, lo faceva sempre usando un passaporto falso.

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