23 marzo 2019 - 07:55

«Sabato nero», no ai saluti fascisti. Targa provocatoria di Lealtà e azione

Una lapide con la firma di Lealtà e azione, venerdì, sul monumento per gli squadristi al Cimitero Monumentale. È stato l’anticipo del «sabato nero» di oggi, nel centenario della fondazione dei Fasci di combattimento. Oggi anche il presidio dei partigiani

di Federico Berni e Andrea Senesi

Il presidio antifascista al Cimitero Monumentale (foto Newpress) Il presidio antifascista al Cimitero Monumentale (foto Newpress)
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La provocazione è arrivata già alla vigilia. Durante la notte tra giovedì e venerdì è comparsa una targa sulla base del monumento «a ricordo degli squadristi della prima ora» fatto erigere al Monumentale da Mussolini. La piastra di ottone, con il simbolo di Lealtà e azione e con un testo di chiara apologia ai martiri del primo fascismo, è stata poi rimossa in mattinata dagli agenti della polizia locale. Secondo l’Anpi è solo l’antipasto di quello che a sinistra chiamano da settimane il «sabato nero». Oggi cade infatti il centenario della fondazione dei Fasci di combattimento e in città sono attesi estremisti da tutta Italia e da buona parte d’Europa. Preventivamente «occupata» dagli antifascisti la piazza al centro dell’evento storico, San Sepolcro, i militanti di CasaPound e affini sono allora attesi in mattinata proprio al Monumentale per rendere omaggio alla cripta degli squadristi.

Il pellegrinaggio — è la posizione della prefettura e della questura di Milano — è una commemorazione funebre e, in quanto tale, non può essere vietato. Non dovrebbero invece essere tollerati saluti romani né simboli che richiamino esplicitamente il Regime. In contemporanea si svolgerà comunque il presidio antifascista convocato dall’Anpi, dalle associazioni e dai partiti del centrosinistra, tra cui il Pd. Nel pomeriggio almeno una parte dei militanti neofascisti dovrebbe spostarsi in Città Studi, più precisamente in via Maiocchi, dove ha sede la libreria Ritter e dove è in programma la presentazione di un libro sulle radici ideologiche del fascismo. Alla stessa ora, il Comune di Milano e l’Università Statale si ritroveranno proprio in piazza San Sepolcro per l’incontro «Milano 1919: il tempo dello sbandamento e la nascita del Fascismo», con interventi di studiosi, letture di documenti storici e l’anteprima della mostra dal «23 marzo 1919» sulla nascita dei fasci di combattimento, visitabile nella corte storica del commissariato di San Sepolcro e poi a Palazzo Marino.

I timori per l’ordine pubblico sono legati proprio ai possibili incroci nei vari punti delle iniziative cittadine tra militanti delle opposte fazioni. Gabriele Adinolfi, romano e fondatore del movimento eversivo Terza Posizione, ha scritto ieri su Facebook: «A Milano sono previste diverse iniziative per l’intera giornata di sabato a cui parteciperanno, ovviamente, i milanesi, ma anche persone che verranno da varie città d’Italia per respirare l’aria della città di San Sepolcro».

In serata è previsto infine il concerto degli ZetaZeroAlfa il cui leader, Gianluca Iannone, è pure il fondatore di CasaPound. Il luogo del concerto è tenuto segreto (forse si svolgerà in un capannone dismesso in via Toffetti, tra Corvetto e Rogoredo), ma l’orario di convocazione non è certo casuale: 19.19, chiaro omaggio al centenario. Sull’appuntamento era intervenuto il sindaco Beppe Sala, che qualche giorno fa aveva lanciato l’allarme sul «sabato nero»: «La manifestazione è oltremodo oltraggiosa. Auspico che il prefetto e il questore la vietino. Non accetteremo mai alcun tipo di raduno, corteo o iniziativa che inneggi e celebri il fascismo nella nostra città. Milano è e resterà sempre una città profondamente antifascista». Venerdì il sindaco è tornato sulla vicenda e sulla «provocazione» notturna al Monumentale firmata da Lealtà e azione: «Bisogna veramente non mollare mai, perché quanto più qualcuno cerca di ritornare a enfatizzare un periodo storico certamente negativo per il nostro Paese e a provocare, noi dobbiamo esserci giorno per giorno». «Noi bisogna mai drammatizzare — ha concluso poi il sindaco — ma semmai avere una costante attenzione a fatti del genere».

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