7 agosto 2018 - 07:56

Milano, Silvia Sardone lascia Forza Italia e va verso la Lega

L’annuncio online: «L’addio dopo vent’anni di militanza vissuti con passione»

di Giampiero Rossi

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Silvia Sardone
Silvia Sardone

Il tempo di un altro attacco alla «sinistra» e al sindaco di Milano, sul tema-cavallo di battaglia della sicurezza in periferia, e poi l’annuncio via Facebook: «Dopo quasi vent’anni di militanza vissuti con entusiasmo e passione, ho deciso di lasciare Forza Italia». Non è una sorpresa, la notizia che Silvia Sardone abbandoni il partito fondato da Silvio Berlusconi era nell’aria, attesa da mesi. Da quando, all’indomani della conferma del centrodestra alla guida della Regione, nonostante il peso delle oltre undicimila preferenze che l’hanno portata al Pirellone, la battagliera consigliera forzista si è ritrovata esclusa dalla giunta di Attilio Fontana. Questione di equilibri interni al partito. Ma lei, che nel frattempo festeggiava anche la storica elezione del marito Roberto Di Stefano a sindaco (di destra) nella «rossa» Sesto San Giovanni, quella faccenda non è mai andata giù. E a poco è servito il contentino della presidenza della Commissione bilancio del Consiglio regionale.

In pubblico e in privato non ha mai fatto mancare frecciate nei confronti del gruppo dirigente del partito. Fino a ieri, quando ha rotto gli indugi e annunciato il passaggio al gruppo misto sia nell’aula regionale sia in quella comunale. «Non mi riconosco più nella maggior parte delle posizioni politiche nazionali assunte da Forza Italia in questo ultimo periodo che reputo, purtroppo, molto spesso simili a quelle del Pd- scrive sulla sua pagina Facebook - né intravedo posizioni in linea con le mie idee politiche nel futuro di questo movimento». Un ringraziamento a Berlusconi, quindi l’impegno: «Continuerò a combattere tutte le mie battaglie nel rispetto del grande consenso datomi dagli elettori in questi anni, a fare forte opposizione a Milano e a sostenere il governatore Fontana in Regione». Per il momento Silvia Sardone approda al gruppo misto. Ma da tempo la trentacinquenne consigliera viene inserita negli elenchi dei possibili transfughi verso la Lega a trazione salviniana. Intanto, però, deve fare subito i conti con gli ormai ex colleghi di partito. «Siamo molto dispiaciuti per la scelta inaspettata - fanno sapere Gianluca Comazzi e Giulio Gallera -. Siamo sicuri che ora per coerenza si dimetterà dalla presidenza della commissione Bilancio, ottenuta grazie al grande supporto e ai voti di Forza Italia».

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