«Solo amara ironia. Nessun attacco al ministro dell’Interno Matteo Salvini, ma un commento a un articolo e a un sondaggio a mio avviso farlocco. Spiace constatare l’aggressività e la violenza verbale dei cosiddetti leoni da tastiera, ma da tempo questo è il clima nel quale viviamo». Don Cristiano Mauri è il rettore del Collegio Volta di Lecco. Modi informali, piglio deciso, battuta sempre pronta, come sanno i suoi allievi. In queste ore è finito nella bufera mediatica per un tweet con il quale ha commentato il titolo di un quotidiano. «Secondo Libero l’85% dei cattolici è fedele a Salvini. La buona notizia è che un buon 15% è rimasto fedele al Vangelo», le parole del religioso che hanno scatenato sui social una relazione violentissima.
Secondo Libero l'85% dei cattolici è fedele a Salvini.
— don Cristiano Mauri (@MauriCristiano) 24 agosto 2018
La buona notizia è che un buon 15% è rimasto fedele al Vangelo.
Il tweet è diventato virale con oltre tremila risposte, alcune di condivisione, poche a dire il vero, la maggior parte con attacchi verbali e pesanti insulti. «Vada a celebrare la messa. Attieniti al tuo ruolo prete. Lasci stare la politica e si dedichi alle opere di bene», scrivono i più gentili. «Con Salvini difendiamo le nostre tradizioni cristiane contro l’invasione dei musulmani», replicano altri. «Se fossi in lei mi indignerei dei preti pedofili», tra i commenti ai quali il religioso ha cercato di porre freno con risposte singole e in seguito con un messaggio che nelle intenzioni doveva essere conclusivo.
Il mio tweet è amara ironia. Che i toni e le idee di Salvini non si concilino molto col Vangelo a me pare palese. Molte, non tutte, ovvio. A un po' di repliche ho risposto. Ora sono troppe. Ho cercato di usare garbo con tutti, soprattutto coi violenti. Ora passate pure ad altro.
— don Cristiano Mauri (@MauriCristiano) 25 agosto 2018
«Il mio tweet è amara ironia. Che i toni e le idee di Salvini non si concilino molto col Vangelo a me pare palese. A un po’ di repliche ho risposto. Ora sono troppe. Ho cercato di usare garbo con tutti, soprattutto coi violenti». Ma non è bastato per porre fine ai commenti. Di più però non intende aggiungere don Cristiano: «Nessuna provocazione, solo una verità che mi sembra palese. Non pensavo di suscitare un simile vespaio», spiega il giovane religioso ordinato sacerdote nel 2005, appassionato di scrittura e autore di un blog. Prima di lui, a giugno, anche il cardinal Gianfranco Ravasi, che proprio su Twitter aveva commentato la vicenda della nave Aquarius era stato pesantemente criticato sui social.