Aveva cercato di estorcere denaro ad un sacerdote del Basso Mantovano, minacciandolo di diffondere su Internet un video a luci rosse dei loro «momenti intimi». Ma il religioso ha reagito e, dopo la denuncia, ha aiutato gli inquirenti ad individuare l’uomo, un marocchino della zona. Così davanti al giudice per l’udienza preliminare Matteo Grimaldi, l’uomo ha patteggiato una pena di due anni e tre mesi. Il prete avrebbe detto di non ricordare nulla di questi «momenti intimi», ipotizzando che l’estorsore «ha usato la droga dello stupro per renderlo incosciente». Del video comunque non c’è traccia e il ricattatore, per tenere la bocca chiusa e non pubblicare il filmato, con l’aiuto di due complici italiani che non stati ancora individuati, avrebbe chiesto cinquemila euro.