Milano, migranti: respinte sei richieste di asilo su dieci

Circa «sei richieste su dieci» presentate da migranti richiedenti asilo sono state respinte negli ultimi anni dalla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Milano. Il dato è contenuto nel bilancio di responsabilità sociale del Tribunale milanese che è stato presentato giovedì al Palagiustizia. Dai dati indicati, tra l’altro, emerge che i ricorsi sulle domande di protezione internazionale presentati alla nuova sezione immigrazione del Tribunale (è un secondo grado, quando le richieste vengono respinte dalle commissioni) sono quasi raddoppiati tra il 2015 e il 2017, tanto che i procedimenti iscritti due anni fa erano 2.007, mentre l’anno scorso la sezione ha registrato «un carico complessivo» di 3.647 procedimenti. Tra l’altro, la «sola Lombardia» nel 2017 ha accolto «il 14% dei migranti» presenti in Italia «nelle strutture del proprio territorio», ossia 26.519 persone. Un dato che poi si riflette sul `boom´ delle richieste d’asilo a Milano.

Per quanto riguarda poi il capitolo giustizia, il Tribunale di Milano nel 2017 - secondo il bilancio di responsabilità sociale - ha fatto segnare dati «positivi», con una diminuzione anche negli ultimi tre anni di oltre il 20% dei procedimenti pendenti nel settore civile e con una riduzione di oltre il 16% dei procedimenti penali pendenti. E ciò malgrado la carenza di organico e risorse e i «gravosi carichi che il legislatore da anni concentra sui Tribunali distrettuali», come quello milanese. A detta del Tribunale milanese «il legislatore da anni» ha attribuito ai tribunali distrettuali «importanti nuove competenze senza accompagnarle con nuove risorse di personale e mezzi». Nuove competenze come le sezioni specializzate per l’impresa, per l’immigrazione, per le misure di prevenzione, per le procedure fallimentari e per le cause risarcitorie antitrust. Così il Tribunale milanese «ha costituito e garantito il funzionamento di quattro sezioni, sottraendo risorse ad altri settori».