7 luglio 2018 - 18:59

«Festa del Sole» ad Abbiategrasso, l'Anpi in piazza con le magliette rosse

Circa 400 attivisti si sono radunati in piazza Castello per protestare contro il raduno ultradestra in corso allo Spazio Fiera di via Ticino. Il sindaco Cesare Nai ha concesso lo spazio a Lealtà Azione ma non ha partecipato

di Giovanna Maria Fagnani

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Bandiere dei partiti di sinistra, dal Pd a Potere al Popolo, striscioni e centinaia di magliette rosse. Cori sulle note di Bella Ciao e dell’Internazionale, accolta da alcuni con il pugno rosso alzato. In risposta alla Festa del Sole dei militanti di ultradestra di Lealtà Azione, in corso allo Spazio Fiera di via Ticino, in piazza Castello a Abbiategrasso sabato si sono radunati circa quattrocento attivisti, appartenenti a circoli dell’Anpi, a partiti di sinistra, ai sindacati e ai comitati antifascisti. Al presidio hanno dato la loro adesione la senatrice a vita Liliana Segre, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Comunità Ebraica di Milano, Libera, Associazione Italia Israele di Milano, Comunità di Sant'Egidio, Acli. La maggior parte indossava le magliette rosse a memoria dei bambini migranti morti in mare. Ed è cominciato proprio con un appello a «non prendersela con i poveri del mondo» che si è aperto il comizio di Carla Nespolo, presidente nazionale dell’Anpi. «Ci dicono di aiutarli a casa loro, ma li abbiamo aiutati proprio bene, gli abbiamo portato guerre, li abbiamo depredati delle loro materie prime e ora ci meravigliamo che premano ai confini dell'Europa per chiedere la sopravvivenza».

Nespolo ha poi attaccato Lealtà Azione. «A Abbiategrasso c’è un’associazione filofascista che fa la sua festicciola». «Non siete democratici, ci dicono - ha aggiunto Nespolo -, ma quella libertà che invocate oggi voi oggi la oltraggiate, perché il fascismo e il nazismo sono un crimine. Invece, quasi 200 Comuni in Italia hanno adottato delibere che vietano sui loro territori iniziative fasciste e naziste». Prima di concludere ha denunciato: «Siamo a un punto in cui a scuola non si studia più la Resistenza, cosa volete fare con due ore a settimana, persino gli insegnanti non sanno più niente di quella che è la storia di 73 anni fa e che ci ha dato una Costituzione tanto invidiata». In conclusione, l’attacco al sindaco di Abbiategrasso, Cesare Nai: «Il nazismo non passerà, ma spero passino gli amministratori pubblici indifferenti, che trovano non scandaloso stare un giorno alla manifestazione contro le leggi razziali e il giorno dopo alla festa dei nazisti, questa è una vergogna di cui dovranno fare ammenda».

Accuse respinte al mittente da Nai. «Se la signora si riferiva a me, si informi meglio, dato che non ci sono andato alla Festa del Sole e non andrò. Un conto è concedere lo spazio a un’associazione e un conto è partecipare. Dato che il Prefetto e il presidente Mattarella lasciano aperta questa associazione, vadano a manifestare anche contro di loro e diano dei fascisti anche a loro, come questi giorni hanno fatto con me». Venerdì Nai era stato fischiato e insultato da alcuni partecipanti al presidio, mentre raggiungeva a piedi il Municipio, scortato dai carabinieri . Dal gazebo della manifestazione, una rappresentante dell’Anpi Monza Brianza ha inoltre annunciato che Anpi «è riuscita a impedire una manifestazione di Forza Nuova a Cesano Maderno (la «Festa Ardita» che doveva tenersi domenica 8 luglio nel centro sportivo comunale di via Martinelli, ndr). La sede era stata chiesta in questi giorni da un'associazione sportiva. Bisogna sempre vigilare».

«Non è più tollerabile che a 73 anni dalla Liberazione dal nazifascismo si ripetano iniziative e vengano concessi spazi pubblici a organizzazioni neofasciste e antisemite, come Lealtà e Azione che si ispira a Corneliu Codreanu, fondatore della Guardia di Ferro Rumena, movimento antisemita, protagonista di spaventosi pogrom antiebraici», commenta Roberto Cenati, presidente Anpi Milano. «Ci dimostri questo stato di essere lo stato antifascista delineato dalla Costituzione, sciogliendo gruppi nazifascisti e infliggendo a chi fa apologia di fascismo e diffonde intolleranza e razzismo, esemplari condanne», conclude Cenati.

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