11 ottobre 2018 - 22:08

Trasloco dei voli da Linate: l’ultimatum dell’Enac alle compagnie ritardatarie

Lo scalo cittadino sarà chiuso per il rifacimento della pista, dal 27 luglio al 27 ottobre 2019. Ma i biglietti sono in vendita, diffidate 14 società. «Pubblicità ingannevole»

di Leonard Berberi

Trasloco dei voli da Linate: l’ultimatum dell’Enac alle compagnie ritardatarie
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Una diffida stringata, che non concede margini di manovra e che sottolinea come le società siano state messe al corrente da settimane della chiusura. Eppure non hanno fatto nulla. L’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, ha inviato ieri una comunicazione urgente a tutte le compagnie aeree operative a Linate chiedendo loro di smetterla — entro oggi — di vendere i biglietti da e per lo scalo cittadino nel periodo in cui la struttura sarà fuori uso per il rifacimento della pista, dal 27 luglio al 27 ottobre 2019. La presenza dei voli «fantasma» è stata denunciata dal Corriere della Sera: presi i primi undici vettori presenti a Linate, nove vendevano i biglietti nei tre mesi di stop per lavori, uno non aveva ancora inserito i collegamenti sul proprio sito, il rimanente risultava l’unico «virtuoso», avendo fatto sparire dalla propria piattaforma i viaggi dal 27 luglio in avanti.

Ieri la mossa dell’Enac, l’autorità competente sul trasporto aereo italiano. Nella diffida formale inviata a 14 compagnie (compresa anche una fallita: Air Berlin) l’ente nazionale esordisce ricordando alle società che erano state informate della chiusura «con una nota del 17 luglio 2018», come si legge nella lettera di cui il Corriere ha ottenuto una copia. Ma nonostante «la tempestiva formale comunicazione» e nonostante le compagnie «siano state convocate a riunioni aventi per oggetto il temporaneo trasferimento da Linate a Malpensa per il periodo interessato dai lavori», i loro siti web «non sono stati aggiornati con le necessarie informazioni all’utenza. Di conseguenza il passeggero che acquista il biglietto per un volo da/per Linate nel periodo dal 27 luglio al 27 ottobre 2019 non è in grado di sapere della temporanea chiusura dello scalo», critica l’Enac. Che «intima» ai vettori di «modificare il proprio sito con le complete e chiare informazioni relative al trasferimento dei voli su Malpensa entro la data del 12 ottobre (cioè oggi, ndr)», di «avvisare entro la stessa data i passeggeri che già hanno acquistato il biglietto per voli da/per Linate nel periodo sopraindicato»,di «riproteggere o rimborsare gli utenti che intendono rinunciare al viaggio».

Chi non dovesse mettersi in regola, continua l’Ente nazionale per l’aviazione civile, sarà segnalato per pubblicità ingannevole all’Autorità garante della concorrenza e del mercato «per l’eventuale apertura di un procedimento sanzionatorio». Chi ha già aggiornato i suoi sistemi informatici di prenotazione è Alitalia, il principale operatore a Linate con una quota del 66% dei voli e dei posti a disposizione. La compagnia tricolore trasferirà i propri collegamenti — durante i tre mesi di chiusura dello scalo cittadino — a Malpensa, aggiungendo quattro voli giornalieri da Bergamo-Orio al Serio a Roma-Fiumicino (che si aggiungono ai nove quotidiani dallo scalo in provincia di Varese) con velivoli Embraer in dotazione a CityLiner, la divisione regional di Alitalia. In parallelo l’azienda tricolore ha aggiornato il proprio sito web, facendo «sparire» l’aeroporto di Linate nei tre mesi di lavori. Nello scalo cittadino Alitalia ha trasportato nei primi nove mesi di quest’anno 4,24 milioni di persone — come si legge da una relazione dei commissari straordinari —, in aumento dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2017 e pari a un quarto del traffico complessivo del vettore. Restano ancora poche ore per gli altri vettori per rispettare le richieste dell’Enac. Da un controllo effettuato ieri sera altri due hanno tolto i voli da/per Linate. Ma altri sei consentivano ancora la vendita.

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