12 settembre 2018 - 07:29

Periferie, attacco pd in Regione: «Scippate i soldi promessi»

Il primo Consiglio regionale dopo la pausa estiva è stata l’occasione per una nuova offensiva del Pd che incalza la maggioranza di centrodestra, e soprattutto la Lega, sulla questione dei fondi promessi dal governo precedente e cancellati da quello attuale

di Giampiero Rossi

Una fotografia del quartiere Adriano: fondi a rischio per la riqualificazione Una fotografia del quartiere Adriano: fondi a rischio per la riqualificazione
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Scontro politico al Pirellone sul nodo delle periferie. Il primo Consiglio regionale dopo la pausa estiva è stata l’occasione per una nuova offensiva del Pd che — come sta accadendo anche in altre regioni italiane — incalza la maggioranza di centrodestra, e soprattutto la Lega, sulla questione dei fondi promessi dal governo precedente e cancellati da quello attuale. Ieri, in serata, dopo un vertice a Palazzo Chigi l’Anci ha annunciato un’intesa: le somme dovrebbero essere stanziate, ma in tre anni.

In giornata il tema è stato comunque al centro di una dura polemica. «Giù le mani dalle periferie» era scritto sui cartelli che i consiglieri regionali del Pd hanno esposto in aula dopo il question time con il quale si chiedeva al presidente Fontana «un intervento diretto nei confronti del parlamento e del governo per l’immediata attuazione delle convenzioni, garantendo ai comuni lombardi interessati la programmazione avviata, evitando di bloccare un investimento che per la nostra regione vale oltre 157 milioni di Euro». L’opposizione attacca il presidente Fontana, che nei giorni scorsi aveva parlato di una possibile mediazione che permetterebbe ai comuni che hanno già iniziato i lavori di «ricevere dallo Stato la cifra equivalente allo stanziamento promesso». Ma a una condizione: avere in bilancio avanzi di amministrazione sufficienti. Ma proprio questo è il punto sul quale il Pd dà battaglia: «Il governo Lega-5 stelle vuole scippare ai comuni soldi promessi e stanziati dal governo precedente — osservano il capogruppo Fabio Pizzul e i consiglieri Pietro Bussolati e Matteo Piloni —. È inaccettabile anche solo che si proponga una mediazione, come avrebbe intenzione di fare il presidente Fontana, per stanziarne da subito solo una parte. I cittadini delle periferie della Lombardia attendono il compimento di questi progetti che il governo Gentiloni aveva permesso di avviare». Nella sua replica l’assessore al Bilancio Davide Caparini ha ribadito la linea: «Alla conferenza delle Regioni abbiamo promosso una soluzione che garantisca il rispetto dei saldi di bilancio consentendo agli enti locali di realizzare i propri interventi mediante il cosiddetto avanzo di amministrazione». Quindi, ha spiegato, «se il Ministero dell’Economia accogliesse la nostra proposta, i Comuni che hanno terminato la progettazione e che stanno per avviare le opere potranno utilizzare gli avanzi di amministrazione».

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