27 settembre 2018 - 12:48

Caccia ai soldi dell’ex legale di Bossi: «Trasferiti in Tunisia circa 2 milioni»

Su richiesta del pm Filippini, il giudice Formentin ha disposto il sequestro di quasi 2 milioni di euro a carico di Matteo Brigandì, parlamentare del carroccio e storico avvocato del senatùr. È accusato di «patrocinio infedele e autoriciclaggio»

di Redazione Milano online

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Inquirenti a caccia del tesoretto di Matteo Brigandì in Tunisia. Su richiesta del pubblico ministero Paolo Filippini, il giudice Marco Formentin ha disposto il sequestro di quasi 2 milioni di euro a carico dello storico avvocato della Lega e di Umberto Bossi, a processo per «patrocinio infedele e autoriciclaggio». Secondo l’accusa, quale legale del Carroccio (che si è costituita parte civile), Brigandì, «rendendosi infedele ai suoi doveri professionali», avrebbe omesso «di denunciare il proprio conflitto di interessi» in relazione a un decreto ingiuntivo da lui richiesto per avere, appunto, circa 2 milioni di compensi per la sua attività.

Il provvedimento, per il momento, ha riguardato un immobile di Brigandì in Piemonte, mentre gran parte dei soldi, circa 1,67 milioni, sarebbe stata da lui trasferita su un conto corrente in Tunisia. Per questo la Procura ha attivato una rogatoria per arrivare a bloccare quel denaro. Il processo, intanto, è stato aggiornato al prossimo 8 novembre.

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