Milano

Migranti: 8 salvati dalla Diciotti assegnati alla Diocesi di Milano

Saranno ospitati al centro di accoglienza Casa Suraya: 4 donne e 4 uomini, domani verranno accolti dal direttore della Caritas Ambrosiana. In uno striscione, la polemica di Forza Nuova

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Otto dei migranti salvati dall'equipaggio dell'incrociatore Diciotti della Guardia costiera italiana e ospitati in questi giorni nel centro 'Mondo Migliore' a Rocca di Papa sono stati assegnati alla Diocesi di Milano: la decisione è stata comunicata dai funzionari del ministero dell'Interno al coordinamento nazionale della Caritas.

Stamattina, da Milano, un'equipe di operatori della cooperativa "Farsi Prossimo" inviata da Caritas Ambrosiana, formata da un mediatore culturale, due educatori e un autista, è partita a bordo di un'auto e un pulmino alla volta del centro di accoglienza della provincia di Roma. Gli 8 richiedenti asilo, quattro donne e quattro uomini, saranno accompagnati a Milano a "Casa Suraya", centro di accoglienza gestito dalla cooperativa, all'interno di un complesso di proprietà dell'Istituto delle Suore della Riparazione, dove sono già presenti altri richiedenti asilo.
Come in altre parti d'Italia, anche a Milano Forza Nuova ha attaccato uno striscione con la scritta 'Cei: da crescete e moltiplicatevi a sbarcate e sostituitici!' davanti a una sede della Caritas Ambrosiana. "Siamo ormai all'idolatria del cosiddetto migrante!" scrive in una nota Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova. Il manifesto è stato rimosso dagli agenti della Digos e della polizia di Stato. "Sono provocazioni che lasciano il tempo che trovano. Non ci faremo intimidire. La grande generosità mostrata dai fedeli e cittadini di Milano anche in occasione della vicenda Diciotti, ci incoraggiano ad andare avanti, con i nostri vescovi, proponendo soluzioni ragionevoli e umane" ha sottolineato il direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti.

Sabato mattina sarà lui a dare il benvenuto ai nuovi arrivati e coordinerà un incontro tecnico con gli operatori per definire le destinazioni definitive all'interno della rete di appartamenti e strutture del sistema di accoglienza diffusa della Diocesi. I costi del programma di accoglienza saranno a totale carico della Diocesi di Milano, della Caritas Ambrosiana e della Conferenza Episcopale Italiana.