Milano

"Intolleranza zero": in Duomo la manifestazione di Anpi e dei Sentinelli

L'appuntamento è per il 30 settembre, nel giorno in cui il Pd chiama a raccolta contro il governo di Salvini e Di Maio: già migliaia le adesioni

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Vestita di rosso, Milano torna il piazza contro lil razzismo e l'intolleranza il 30 settembre. Proprio nel giorno in cui il Pd chiama a raccolta contro il governo Di Maio-Conte-Salvini, a Milano i partigiani di Anpi e Aned assieme ai Sentinelli convocano una manifestazione in piazza Duomo. Sono già oltre 6mila le adesioni arrivate in sole 24 ore sulla pagina Facebook dell'evento intitolato "Intolleranza zero".
"Non è il momento dell’intolleranza. Non è il momento dei muri, ma dei ponti. Saremo in piazza per raccontare un clima che non si è creato improvvisamente: da anni si prepara e si alimenta in tutta l’Europa, e in alcuni paesi in particolare, una deriva razzista, sessista, xenofoba e antisemita. Da anni si seminano e si alimentano, nel nostro paese, odio e rancore. Ora, però, registriamo l'inasprimento di una violenza verbale e fisica senza precedenti, che pare non conoscere più argini. Nel mirino ci siamo finiti in tante e in tanti. Noi antifascisti, noi donne, noi migranti, noi omosessuali e trans, noi che non ci dimentichiamo che proprio ottant'anni fa l'Italia conosceva la vergogna delle leggi razziste - si legge nell'appello  - Noi che ogni giorno ricordiamo che il nazifascismo, con il suo bagaglio razzista e antisemita, è stato sconfitto 73 anni fa. Noi, oggi che non girano (ancora) simboli per marchiarci, sentiamo ugualmente il peso di questa intolleranza montante.
Il 30 settembre, in Piazza del Duomo, parleremo di diritti faticosamente conquistati e di diritti ancora negati".
Dal palco parleranno in tanti, a partire da Enrico Nascimbeni, scrittore di sinistra accoltellato ad agosto sotto casa da neonazisti non ancora identificati, a Raffaele Ariano, il ricercatore che a luglio denuncio la capotreno che aveva pronunciato frasi contro i rom dai microfoni in un vagone Trenord.
"Parleremo dei nuovi cittadini e di tutte le famiglie. Delle donne, delle persone di tutti gli orientamenti sessuali, politici e religiosi. Parleremo del nostro presente, fatto di esperienze concrete di integrazione e solidarietà, di diversità e mescolanze. Ricorderemo che la Resistenza ha una dote: quella di non invecchiare, e lo faremo contemporaneamente ad altre città, ad altri luoghi simbolici come i porti, la cui chiusura è il simbolo di una politica dell'odio che non ci appartiene. Con tutta la forza pacifica della solidarietà. Lo faremo in tante e in tanti. Lo faremo vestiti di rosso", conclude l'appello.