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Caso Riace, ex sindaca e madre di Arrigoni su Fb: "Ho celebrato un matrimonio contro la legge"

Nel giorno delle manifestazioni di solidarietà per MImmo Lucano la madre dell'attivista ucciso a Gaza ricorda un episodio del suo mandato da prima cittadina in provincia di Lecco

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Egidia Beretta, ex sindaca del Comune di Bulciago (Lecco) e madre di Vittorio Arrigoni, attivista ucciso a Gaza nell'aprile 2011, interviene sull'arresto per favoreggiamento all'immigrazione clandestina di Domenico Lucano di Riace e si 'autodenuncia'. Beretta su Facebook ammette di aver celebrato un matrimonio per permettere a uno straniero di rimanere di Italia: "Conosco un Sindaco, o meglio una Sindaca, come non mi piace dire, che qualche anno fa, accettò di celebrare un matrimonio particolare - racconta in un lungo post -. Un giovane straniero dell'Est che si stava costruendo una buona vita qui, ma in procinto di ritornare clandestino, scaduto il permesso di soggiorno, a meno che... A meno che una donna generosa, molto più grande di lui, benefattrice della struttura che lo ospitava, non si offrisse di legalizzarlo attraverso il matrimonio".


 "Erano gli anni nei quali il ministro dell'Interno di allora, Maroni, sguinzagliava le forze dell'ordine ad impedire nozze di convenienza, specie fra anziani, pareva, abbindolati da badanti straniere - spiega ancora Beretta -. Qui era il contrario, il giovane straniero e la donna molto più grande, elegante e distinta. Quel sabato pomeriggio c'era tensione in Municipio e un po' di ansia. Qualcuno fuori, di vedetta. Finchè la formula non fu pronunciata, davanti ai testimoni, gli anelli scambiati da una mano gentile a una manona operaia. Il, la Sindaca, non si pentì mai di non aver obbedito non a una legge, ma una disposizione che considerava ingiusta. Seppe e sa ancora oggi che quel giorno ha aiutato a ridare una vita a chi la stava probabilmente perdendo". Conclude il post: "Rischiando di suo, consapevolmente, sapendo di star semplicemente camminando sulla stessa via tracciata da chi, che gli è carissimo, prima di lei, ha osato".