Milano

Lodi, caso mense: tutti in piazza per il flash mob in favore dei bimbi immigrati

L'iniziativa organizzata dal Coordinamento Uguali Doveri e "diretta" dal regista Vittorio Vaccaro: mestoli e padelle a scandire i rintocchi dell'orologio ed evocare il trascorrere delle ore a scuola in attesa del pranzo

1 minuti di lettura
"Una protesta artistica messa in atto perché noi vogliamo stare con i bambini": così il regista Vittorio Vaccaro, che - per usare le sue stesse parole - ha fatto da "direttore d'orchestra" dell'evento, definisce il flash mob "Tutti a tavola", organizzato in piazza della Vittoria a Lodi dal Coordinamento Uguali Doveri per protestare contro la modifica del regolamento comunale sulle agevolazioni sociali di mense e trasporti, che rende più complesso per gli immigrati accedervi.
Accompagnati dal sottofondo di musiche orientali, che, come sottolinea Vaccaro, "evocano lo stare insieme in modo pacifico", i partecipanti per mezz'ora hanno scandito il ritmo dell'orologio ogni tre minuti battendo un mestolo su una padella, per evocare il trascorrere delle ore a scuola in attesa del pranzo. "Alla fine viene suonato l'inno d'Italia, che significa l'arrivo del pranzo tanto atteso - conclude il regista - Quello che si vuole arrivi a Lodi per tutti allo stesso modo".

Lodi, mestoli e pentole: flash mob in piazza per i bambini immigrati


Il flash mob del Coordinamento Uguali Doveri, che nelle scorse settimane si è reso protagonista di una raccolta fondi in favore dei bambini discriminati, ha visto l'adesione di vari gruppi e associazioni provenienti da tutta la Lombardia e non solo: dai Sentinelli (che hanno documentato con una serie di scatti pubblicati sui social il viaggio in treno verso Lodi con mestoli e padelle) all'Anpi provinciale di Milano, da Insieme Senza Muri a Lombardia Possibile e Arci.
"Lodi batte un colpo: la mensa è un diritto per tutti i bambini, senza alcuna discriminazione" ha scritto su Facebook il segretario cittadino del Pd Andrea Ferrari postando un video girato durante la performance collettiva. Nei giorni scorsi la manifestazione aveva incassato anche il sostegno di vari volti noti, da Lella Costa a Chef Rubio.


"Avete fatto qualcosa di enorme, travalicando abbondantemente i confini di Lodi, facendo di questo un caso nazionale. Tutta Italia ha parlato della vostra capacità di reagire, che in questo momento ha un'importanza fondamentale - ha detto dal palco di piazza della Vittoria Luca Paladini, fondatore dei Sentinelli di Milano - Sempre più spesso capitano sacche di resistenza in un Paese in cui in questo momento probabilmente siamo minoranza, nel nostro modo di pensare e nei nostri valori. Ma casi come quello di Lodi dimostrano la voglia di partecipare e di opporsi".