Milano

Gesù sul barcone dei migranti: polemiche a Milano per il presepe della Casa della carità

Il presepe della Casa della Carità 
La struttura di accoglienza fondata dal cardinale Martini sceglie di esporre sulla strada un presepe con un verso del Vangelo di Luca. Attacca la consigliera regionale di destra Sardone: "Becera propaganda". Don Colmegna: "Ci siamo ispirati al Vangelo di Luca"
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Un presepe con un gommone dei migranti è l'ultimo caso di polemica a Milano. A esporlo fuori dalla sua sede in via Brambilla, a Crescenzago, è la Casa della carità, fondata dal cardinale Carlo Maria Martini, ente presieduto da vent'anni da don Virginio Colmegna. Nel presepe c'è un Gesù bambino che dorme in una culla fatta con un gommone pieno di paglia. Il presepe è su strada, sotto alle scale da cui si entra nell'edificio, una ex scuola messa a disposizione dal Comune. Questo allestimento all'aperto è ispirato al Vangelo di Luca e in particolare al verso "Per loro non c'era posto".


Ma questa raffigurazione che richiama il dramma dei migranti non piace alla destra e la consigliera regionale leghista (passata da Forza Italia al gruppo misto) Silvia Sardone attacca don Colmegna: "Dopo le polemiche dei giorni scorsi in alcune scuole dove si cerca di cancellare il Natale, ora ecco il Presepe usato come clava pro immigrazione. E' solo l'ultima trovata per fare becera propaganda di sinistra. E'  l'ennesimo tentativo per oscurare le nostre tradizioni, la nostra storia, la nostra cultura e i nostri valori con messaggi distorti".


La replica della Casa della carità non si fa attendere: "Siamo convinti che la Natività sia una storia di straordinaria contemporaneità, che continua a parlare al nostro presente. Per questo, nel Presepe allestito all'esterno, abbiamo ripreso la frase del Vangelo di Luca, per riflettere su quanto accaduto a Maria e Giuseppe, che in cerca di un riparo per la notte, si sono sentiti rispondere ogni volta che per loro posto non ce n'era", dice don Colmegna.

La notte di Natale, durante la celebrazione della Santa Messa, verrà presentato un secondo presepe con la deposizione di Gesù nella mangiatoia: una sistemazione povera e umile, ma allo stesso tempo calda e accogliente."Per noi un monito a essere quotidianamente luogo di solidarietà aperta e di giustizia, di pace e di fraternità per tutti", spiega don Virginio.
In difesa del presepe che onora i profughi arrivano le parole in consiglio comunale del sindaco Giuseppe Sala: "Non è una sorpresa come la pensa don Colmegna su queste cose, quindi mi sembra davvero una polemica inutile: don Colmegna fa quello nella vita, dà spazio ed attenzione a tutti ed anzi direi che dobbiamo anche ringraziarlo. Mi pare che sia legittima la possibilità di esprimersi di tutti, don Colmegna, compreso".