Milano

"Fuori il gender dalle scuole": a Milano striscione di Forza Nuova contro progetto per combattere il sessismo

I neofascisti prendono di mira una scuola primaria (sbagliando però indirizzo) che sperimenta un percorso contro gli stereotipi di genere. Condanna di Comune, Anpi e Cgil: "Autorità intervengano"
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Uno striscione appeso al cancello di una scuola elementare di Milano, una scritta a grandi lettere: "Fuori il gender dalle scuole". Ad appenderlo, per l'ennesima provocazione, è stata Forza Nuova, che ha rivendicato il gesto postando le foto dello striscione sulla sua pagina Facebook. E provocando così la reazione immediata dei consiglieri di maggioranza (di centrosinistra) in zona 8 e dell'Anpi: "Chiediamo alle autorità di individuare i responsabili e di denunciarli in base alle leggi Scelba e Mancino".

La scuola elementare scelta dai neofascisti è quella di via Brocchi, l'istituto Riccardo Massa, periferia nord della città. Lo striscione è stato appeso in realtà in piena notte (e tra l'altro sul cancello di un edificio non più utilizzato dalla scuola, che si è trasferita altrove perché l'edificio verrà abbattuto e ricostruito), e tolto subito al mattino. Una scelta non casuale: quella scuola primaria è stata scelta dal Comune di Milano per la sperimentazione del progetto "Be.st – Beyond Stereotype", che ha come obiettivo quello di combattere gli stereotipi di genere. "A pochi giorni dal 25 novembre, giornata contro la violenza di genere, che ha visto migliaia di donne manifestare nelle piazze di tutto il mondo contro un fenomeno che non accenna ad arrestarsi, ecco una risposta concreta, agita con la collaborazione del Comune di Milano, per incidere sulla cultura di disparità di genere", spiegava poche settimane fa, alla presentazione del progetto, Daria Colombo, la delegata alle Pari opportunità del Comune. Nulla a che fare, insomma, con le presunte 'teorie gender', ma un progetto di educazione che coinvolge tutte le figure della scuola per contrastare gli stereotipi sessisti "allo scopo di prevenire la violenza e i bullismi, favorendo le potenzialità e la valorizzazione delle differenze".

Ma per i neofascisti di Forza Nuova il progetto è quello di "crescere dei bambini 'neutri', né maschi e né femmine". Giovanni Del Genio, consigliere di Municipio 8, presidente della commissione Educazione e maestro della scuola di via Brocchi, scrive su Facebook un post rilanciato dal presidente di zona Simone Zambelli: "Come maestro mi rivolgo a voi che avete fatto questo gesto notturno ringraziandovi, perché ci date conferma che stiamo facendo bene il nostro lavori di educatori. Voi non siete della nostra zona, altrimenti sapreste che la scuola si è spostata da quasi due anni. Non siete di queste parti e non condividete lo spirito democratico di questo territorio. Avete letto su Internet di una scuola all'avanguardia sui temi dei diritti e siete andati all'indirizzo sbagliato. Ma se in futuro vorrete venire a vivere nel nostro quartiere sappiate che offriremo anche ai vostri figli la migliore scuola al mondo: quella che accoglie le differenze e non le demonizza. Quella che insegna il rispetto e non la paura. Quella che coniuga sicurezza con benessere, dialogo e legalità e non con il possesso di armi per la difesa personale (o lo spray al peperoncino!!)". E conclude: "Sono preoccupato invece per la protervia delle manifestazioni neonaziste e per il tentativo (appoggiato dall'alto) di fare diventare l'intolleranza un fatto accettato. Ma sono anche certo che l'opera meritoria delle decine di scuole pubbliche del nostro territorio costituisca un valido antidoto all'oscurantismo di chi pensa, ancora oggi, che una persona gay sia malata".

Esprime "vicinanza e sostegno alla preside, agli insegnanti e a tutti i lavoratori dell’istituto Riccardo Massa per la becera e gratuita provocazione" l'assessora all'Educazione e istruzione del Comune Laura Galimberti: "Chi ha compiuto questo gesto ha dimostrato di ignorare totalmente la natura del progetto in corso mirato a sensibilizzare i ragazzi contro le discriminazioni di ogni genere. Una provocazione gratuita che va assolutamente a vuoto: Milano rimarrà accogliente e inclusiva, a partire dalle sue scuole, dove tutti i bambini hanno diritto di essere accolti con le loro diversità".

Con il Municipio si schiera l'Anpi provinciale di Milano. Il presidente Roberto Cenati esprime "ferma condanna per l'ennesima provocazione neofascista di Forza Nuova, associazione che si contrappone ai principi della Costituzione repubblicana e che si caratterizza per la sua carica di razzismo e intolleranza, che ha offesa nuovamente Milano, città antifascista, multietnica e solidale". E anche dalla Camera del Lavoro arriva la condanna: "Chiediamo che venga fatta piena luce su quanto accaduto. Siamo vicini alla preside, agli insegnanti e a tutti i lavoratori dell’istituto. Milano deve continuare ad essere una città che include e che non si fa spaventare dalle diversità. Una città che governa il cambiamento e che progetta un futuro libero da razzismi e autoritarismi, dove le iniziative come quelle messe in campo in questa scuola contribuiscono a costruire una società più giusta e libera da discriminazioni, a partire da quelle di genere".