Milano

"Riaprire i Navigli? Una sciocchezza, serve un referendum": il ministro Bonisoli contro il progetto del Comune

Il titolare dei Beni culturali boccia l''idea del sindaco Beppe Sala. Gli assessori Maran e Granelli: "Il referendum non si farà, questo governo sa dire solo no". Forza Italia e Fratelli d'Italia raccolgono le firme per una consultazione popolare
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Riaprire i Navigli? "Una totale sciocchezza, non ne vedo la ragione". Il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli non risparmia un giudizio tranciante sul progetto che il Comune di Milano sta studiando, appunto quello di riaprire alcuni tratti dei Navigli dal nord della città fino alla Darsena. E aggiunge: "Se fossi nel sindaco Sala farei un bel referendum per chiedere ai cittadini milanesi cosa ne pensano". Una presa di posizione netta, che fa il paio con la campagna che Forza Italia e Fratelli d'Italia stanno portando avanti, raccogliendo le firme per ottenere un referendum consultivo sulla riapertura del primo dei cinque tratta previsti, quello sulla Martesana a Cassina de Pomm. Replicano gli assessori del Comune Granelli e Maran: "Il progetto di riapertura è coerente con la storia di Milano, il referendum non ci sarà. Questo governo sa dire solo no".

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Di referendum, in realtà, non è la prima volta che si parla: l'idea era stata accarezzata dallo stesso sindaco Beppe Sala, che sulla riapertura dei Navigli ha sempre puntato, ma poi accantonata soprattutto per una questione di costi. Il Comune ha così preferito la formula del débat public, una forma di consultazione diversa che prevede la presentazione del progetto - elaborato da un comitato scientifico - a tutti i soggetti interessati in ognuno dei cinque tratti di prevista riapertura, per raccogliere spunti di riflessione e di modifica. Il dibattito si  è concluso la scorsa estate, e adesso si stanno elaborando i 22 quaderni di proposte. Palazzo Marino va avanti insomma, anche se con tempi più lunghi da quelli inizialmente immaginati. E se l'assessore alla Mobilità Marco Granelli spiega che "il progetto si inserisce in un disegno della città dove al centro c'è il tema ambientale, con la riduzione del traffico, abbiamo fatto un percorso di confronto e partecipazione e sono emersi argomenti dai cittadini con cui stiamo implementando il progetto", il suo collega di giunta Pierfrancesco Maran, assessore all'Urbanistica, aggiunge: "Il ministro Bonisoli usa parole grossolane e disinformate: non mi sorprende, Lega e 5 Stelle rappresentano un governo che ad oggi sa dire solo dei no a Milano e più in generale ogni volta che c'è da fare un investimento che non sia assistenzialismo. No Navigli, no soldi per le Olimpiadi... il giorno in cui inizieranno a dire dei sì non sarà male".


Le proteste non mancano, soprattutto dal centrodestra. E adesso anche il ministro Bonisoli - che prima della nomina era direttore della Naba, la nuova accademia di belle arti di Milano - non risparmia critiche.  Lo fa nello stesso giorno in cui il centrodestra raccoglie le firme con un gazebo in via Melchiorre Gioia. Un centinaio i cittadini che hanno firmato a sostegno del referendum.