Milano

Assegni familiari agli immigrati, Palazzago come Lodi: Comune condannato per discriminazione

Una manifestazione anti- discriminazioni a Lodi 
L'amministrazione leghista chiedeva alla madre di tre bambini di origine marocchina di dimostrare di non possedere nulla nel Paese d'origine. Ma per il tribunale non si possono chiedere certificati differenti a italiani e stranieri per un assegno erogato dall'Inps
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Palazzago come Lodi. E la questione è ancora una volta quella di provvedimenti del Comune giudicati discriminatori nei confronti degli immigrati. Perchè come già è accaduto sul 'caso mense' degli asili di Lodi, anche a Palazzago, comune della provincia di Bergamo, il tribunale ha accertato il "carattere discriminatorio" della decisione del Comune - guidato da un sindaco della Lega, Michele Jacobelli - che ha ritenuto incompleta la domanda di assegno per famiglie numerose presentata da una cittadina originaria del Marocco, a cui erano state chieste anche "certificazioni o attestazioni rilasciate dalla competente autorità estera relativi al patrimonio".

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Il caso era nato due mesi fa, quando la donna, che ha tre figli minorenni e un Isee per il 2018 vicino allo zero, ha chiesto di poter ricevere l'assegno per le famiglie numerose erogato dall'amministrazione, ma di fatto pagato dall'Inps. Il Comune però ha respinto la domanda in base a un nuovo regolamento introdotto nel 2017 secondo cui la donna avrebbe dovuto fornire un documento per attestare di non avere alcun bene (né materiale né immateriale, tipo titoli o azioni) nel suo Paese d'origine. Una richiesta illegittima, secondo i legali dell'Asgi (l'associazione studi giuridici sull'immigrazione, la stessa che ha vinto il ricorso di Lodi) proprio perchè il Comune, in caso di prestazioni regolate da leggi statali, non può introdurre altri requisiti. Una motivazione che, adesso, è stata accolta dal tribunale di Bergamo.


"Il diniego del Comune di Palazzago - scrive il giudice del lavoro Monica Bertoncini - fondato sulla incompletezza della domanda per la mancata produzione di 'certificazioni o attestazioni rilasciati dalla competente autorità estera relativi al patrimonio mobiliare o immobiliare' risulta discriminatorio". Il giudice, infatti, precisa che la famiglia ha tutti i requisiti per ottenere l'assegno. Il magistrato evidenzia "come la procedura di determinazione dell'Isee sia unica, per i cittadini di altra nazionalità, sia Ue che non Ue, ma solo per questi ultimi il Comune di Palazzago pretende la produzione di ulteriore documentazione proveniente dalle autorità dei paesi di origine per attestare ciò che già risulta". Il giudice di Bergamo ha ordinato "al Comune di Palazzago di accogliere la domanda" del cittadino marocchino "a decorrere dal luglio 2018 e di trasmettere all'Inps la relativa comunicazione, con conseguente condanna di quest'ultimo al pagamento, nei confronti" dell'uomo e della sua famiglia "della somma di  1.857,05, oltre interessi legali dal dovuto al saldo".
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