Ieri sera a San Siro, per Inter Napoli, c'era anche lui. E anche lui ha sentito i cori razzisti partiti dagli spalti nerazzurri contro Kalidou Koulibaly, ululati andati avanti per tutta la partita. E per questo il sindaco di Milano Beppe Sala ha deciso di prendere posizione, chiedendo scusa al giocatore del Napoli e dicendo: "Continuerò ad andare a vedere l'Inter, ma ai primi 'buù farò un piccolo gesto, mi alzerò e me ne andrò. Lo farò per me, consapevole del fatto che a chi ulula contro un atleta nero non fregherà niente di me. Ma lo farò". E invita la sua squadra a un gesto non solo simbolico: "L'Inter FC farà quel che ritiene. A me piacerebbe che a Empoli la fascia da capitano la portasse Asamoah. Nel frattempo chiedo scusa a Kalidou Koulibaly, a nome mio e della Milano sana che vuol testimoniare che si può sentirsi fratelli nonostante i tempi difficili in cui viviamo". Una serata di calcio, quella di San Siro, finita con un bilancio tragico: perchè negli scontri pre-partita un uomo è stato investito e questa mattina è morto, e quattro sono stati accoltellati.
Dopo una giornata, funestata da polemiche e accuse, l'Inter interviene per esprimere in modo netto la propria posizione: "Dal 9 marzo 1908 Inter significa integrazione, accoglienza e futuro. Per questo ci sentiamo in dovere oggi, una volta di più, di affermare che chi non dovesse comprendere e accettare la nostra storia, questa storia, non è uno di noi". Le polemiche, per come è andata la partita a San Siro, non si fermano. Tra espulsioni - dello stesso Koulibaly e di Insigne - e proteste dell'allenatore del Napoli Carlo Ancelotti. Sui social tiene banco la questione degli ululati razzisti dagli spalti. Che Sala, che era in tribuna, racconta così sulla sua pagina Facebook: "Ieri sera sono andato allo stadio, seguendo quella passione che mi ha trasmesso mio papà, come credo sia per tanti tifosi. E quando vado a gioire e soffrire per i colori del mio cuore confesso che spesso penso a lui, a quando andavamo insieme a San Siro. Ho preso freddo, mi sono agitato, ho esultato per la vittoria dell'Inter. Ma sono tornato a casa avvilito. Quei 'buù a Koulibaly sono stati una vergogna. Un atto vergognoso nei confronti di un atleta serio come lui, che porta con fierezza il colore della sua pelle. E anche, pur in misura minore, nei confronti di tante persone che vanno allo stadio per tifare e per stare con gli amici".
Lo stesso giocatore, ieri sera a fine partita, ha usato la sua pagina Facebook per dire di essere "fiero del colore della sua pelle", in tanti - sempre sui social - hanno stigmatizzato il comportamento degli ultrà nerazzurri. E così anche il sindaco, che dice: "Non mi piace, per mia natura, pensare a cosa devono fare gli altri per risolvere i problemi della società in cui viviamo. Preferisco sempre partire da cosa devo fare io. E in questo caso farò una cosa molto semplice", spiegando che, appunto, la prossima volta andrà via durante la partita. E concludendo: "Nel frattempo chiedo scusa a Kalidou Koulibaly, a nome mio e della Milano sana che vuol testimoniare che si può sentirsi fratelli nonostante i tempi difficili in cui viviamo".
Dopo il post, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha scritto a Sala, dicendo di aver apprezzato le sue parole e proponendogli di organizzare assieme una iniziativa contro il razzismo e a difesa dei valori della Costituzione, che colleghi le due città. Proposta che Sala ha subito accettato.
E anche un altro interista, l'archistar e presidente della Triennale Stefano Boeri, rilancia il post di Sala, scrivendo: "I cori razzisti di ieri sera sono uno schifo e un'offesa per tutto il calcio italiano. Ieri ero allo stadio, ho esultato per l'Inter, ma mi sono vergognato di tifare per una squadra che lascia spazio al tifo razzista".
Dopo una giornata, funestata da polemiche e accuse, l'Inter interviene per esprimere in modo netto la propria posizione: "Dal 9 marzo 1908 Inter significa integrazione, accoglienza e futuro. Per questo ci sentiamo in dovere oggi, una volta di più, di affermare che chi non dovesse comprendere e accettare la nostra storia, questa storia, non è uno di noi". Le polemiche, per come è andata la partita a San Siro, non si fermano. Tra espulsioni - dello stesso Koulibaly e di Insigne - e proteste dell'allenatore del Napoli Carlo Ancelotti. Sui social tiene banco la questione degli ululati razzisti dagli spalti. Che Sala, che era in tribuna, racconta così sulla sua pagina Facebook: "Ieri sera sono andato allo stadio, seguendo quella passione che mi ha trasmesso mio papà, come credo sia per tanti tifosi. E quando vado a gioire e soffrire per i colori del mio cuore confesso che spesso penso a lui, a quando andavamo insieme a San Siro. Ho preso freddo, mi sono agitato, ho esultato per la vittoria dell'Inter. Ma sono tornato a casa avvilito. Quei 'buù a Koulibaly sono stati una vergogna. Un atto vergognoso nei confronti di un atleta serio come lui, che porta con fierezza il colore della sua pelle. E anche, pur in misura minore, nei confronti di tante persone che vanno allo stadio per tifare e per stare con gli amici".
Scontri Inter-Napoli, Sala: "Giusta la chiusura della curva. Contrario a sospensione campionato"
Lo stesso giocatore, ieri sera a fine partita, ha usato la sua pagina Facebook per dire di essere "fiero del colore della sua pelle", in tanti - sempre sui social - hanno stigmatizzato il comportamento degli ultrà nerazzurri. E così anche il sindaco, che dice: "Non mi piace, per mia natura, pensare a cosa devono fare gli altri per risolvere i problemi della società in cui viviamo. Preferisco sempre partire da cosa devo fare io. E in questo caso farò una cosa molto semplice", spiegando che, appunto, la prossima volta andrà via durante la partita. E concludendo: "Nel frattempo chiedo scusa a Kalidou Koulibaly, a nome mio e della Milano sana che vuol testimoniare che si può sentirsi fratelli nonostante i tempi difficili in cui viviamo".
Dopo il post, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha scritto a Sala, dicendo di aver apprezzato le sue parole e proponendogli di organizzare assieme una iniziativa contro il razzismo e a difesa dei valori della Costituzione, che colleghi le due città. Proposta che Sala ha subito accettato.
E anche un altro interista, l'archistar e presidente della Triennale Stefano Boeri, rilancia il post di Sala, scrivendo: "I cori razzisti di ieri sera sono uno schifo e un'offesa per tutto il calcio italiano. Ieri ero allo stadio, ho esultato per l'Inter, ma mi sono vergognato di tifare per una squadra che lascia spazio al tifo razzista".