Il playmaker dell'Armani, Mike James, accusa la polizia di Milano di discriminazione. Su Twitter scrive di esser stato fermato a City Life, zona in cui risiede, insieme a due amici da poliziotti con la pistola spianata. "Succede anche in Europa..." scrive lasciando intendere che alla base del trattamento ci sarebbe stata una forma di discriminazione razziale.
La questura in una nota "esclude l'intervento della polizia - e precisa che - sono in corso accertamenti circa l'episodio descritto dal giocatore su Twitter". A intervenire, è stato infatti ricostruito più tardi, sono stati agenti di un servizio coordinato dei carabinieri. La squadra non ha voluto commentare l'episodio.
Scrive James: "La polizia ha fermato me e due miei amici in mezzo a 50 persone che stavano camminando. Sono scesi dall'auto pistole alla mano e ci hanno detto di mostrargli i documenti. Gli ho detto che non gli mostravo niente fino a quando non mettevano via le pistole. Mi hanno detto di star calmo, che era una cosa normale. Non trovo niente di normale nello scendere dell'auto e puntare delle armi alla gente".
Per quanto riguarda l'accusa di razzismo è da uno dei commenti che il cestista americano prende il via. James, infatti, rispondo "sì, lo so" a un tweet nel quale gli veniva chiesto se quanto accaduto fosse riconducibile al fatto che avesse la pelle nera.La questura in una nota "esclude l'intervento della polizia - e precisa che - sono in corso accertamenti circa l'episodio descritto dal giocatore su Twitter". A intervenire, è stato infatti ricostruito più tardi, sono stati agenti di un servizio coordinato dei carabinieri. La squadra non ha voluto commentare l'episodio.