Milano

Le primarie del Pd scaldano i circoli di Milano: sfide incrociate tra i sostenitori di Martina e Zingaretti

Nicola Zingaretti e Maurizio Martina 
I 168 circoli dei dem in città e provincia ospitano i sostenitori dei sei candidati alla segreteria che il 21 affronteranno la prima votazione. Majorino organizza il tour di Zingaretti al teatro Leonardo, Nannicini per la mozione Martina. Sala non si schiera, ma parteciperà agli incontri dei candidati
2 minuti di lettura
Il primo verdetto arriverà lunedì 21: ma mancano ancora pochissimi giorni per poter rinnovare la tessera del Pd e partecipare così alla selezione tra i sei candidati alla segreteria nazionale del partito. Una sfida che a Milano si sente molto e che vede contrapposti robusti schieramenti soprattutto per il segretario uscente Maurizio Martina e per quello che è considerato il suo principale sfidante, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Con qualche eccezione: perché il sindaco Beppe Sala ha deciso di non dare un sostegno esplicito a nessuno, ma di ascoltare e partecipare alle iniziative di tutti.

A poco più di due settimane dal termine per decidere i tre candidati alla segreteria nazionale che accederanno alla fase finale del congresso, quindi, i 168 circoli del Pd metropolitano sono in fermento. Entro lunedì 21 infatti gli iscritti che avranno rinnovato la tessera entro il 13 gennaio e i nuovi iscritti del 2018 (purché abbiano fatto la tessera entro il 28 novembre) potranno scegliere il loro candidato tra Roberto Giachetti, Maurizio Martina, Francesco Boccia, Nicola Zingaretti, Dario Corallo e Maria Saladino. Solo i primi tre più votati saranno ammessi alle successive primarie aperte agli elettori in programma il prossimo 3 marzo. Per questo i sostenitori dei candidati stanno organizzando iniziative per raccogliere consensi. La prossima in ordine di tempo, si svolgerà sabato al teatro Leonardo: è qui che farà tappa il tour 'Piazza Grande' di Zingaretti: Ad organizzarla è uno dei principali sostenitori milanesi del governatore, l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino. Tra gli ospiti, Carlo Borghetti, Caterina Sarfatti, ma anche Dario Franceschini, Alessandra Kustermann, Nando Dalla Chiesa, David Gentili, Cesare Damiano, Franco Mirabelli, Andrea Orlando, Maria Silvia Fiengo, Barbara Pollastrini, Lia Quartapelle, Brando Benifei, Paola Bocci, e Piero Fassino. Previsti anche gli interventi del sindaco Beppe Sala e di Giuliano Pisapia.
 
Lunedì 14, invece, al Cam Garibaldi si riuniranno tutti i circoli di Zona 1 (tra questi c'è lo storico circolo Aldo Aniasi, uno di quelli dal risultato più incerto): a sostegno di Martina - per lui si sono schierati molti big locali come Fabio Pizzul, Carmela Rozza, Matteo Mauri ed Emanuele Fiano - ci sarà il coordinatore nazionale della sua mozione Tommaso Nannicini, per Zingaretti l'assessore comunale alla Cultura, mentre sia Boccia che la Saladino dovrebbero intervenire a sostegno delle rispettive mozioni.

Ivan Scalfarotto, che sostiene Giachetti sarà invece, il giorno dopo, domenica alle 20 al circolo Caponnetto. Mentre Anna Ascani arriverà domenica 20 prima a Cinisello e poi al circolo Ghilardotti. Giachetti sarà questa sera alle 21 al circolo Ghilardotti. Majorino presenterà la mozione Zingaretti anche in Zona 8 al Caponnetto e al Lia Bianchi. Mirabelli sarà domenica al circolo Affori di Zona 9, mercoledì sera a Sesto San Giovanni e sabato 19 alle a Abbiategrasso. Tutti circoli nei quali la vittoria di Zingaretti è data per certa.
 
Quello che è certo è che, almeno tra gli iscritti, il clima di sta riscaldando. L'esito del voto dei circoli non è scontato. Anche perché alcuni esponenti di spicco del Pd milanese preferiscono ancora tenere coperte le loro preferenze. Come l'ex segretario metropolitano e attuale consigliere regionale, Pietro Bussolati, la neo segretaria milanese, Silvia Roggiani, e l'assessore comunale all'Urbanistica, Pierfrancesco Maran. Anche i Giovani democratici sono divisi. Il segretario metropolitano Davide Skenderi e il responsabile dei diritti, Michele Albiani si sono schierati con Martina. Mentre il leader dei giovani piddini lombardi, Pacini, sta con il governatore del Lazio, Zingaretti.