Milano

Milano: bruciata una corona di alloro in memoria dei partigiani. L'Anpi: "E' ora che le istituzioni intervengano"

E’ stata incendiata in via Spaventa, vicinissimo alla sede di Forza Nuova ospitata in un alloggio pubblico. Numerosi gli atti di intolleranza denunciati. Pisapia: "Il ministro Salvini fa finta di nulla"

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Un’escalation senza fine. In via Spaventa, vicinissimo alla sede di Forza Nuova ospitata in un alloggio dell’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale (Aler), cioè un ente pubblico, la scorsa notte è stata bruciata una corona di alloro deposta in memoria dei partigiani morti per la liberazione d’Italia. E' la seconda in due giorni ad essere stata data alle fiamme nel quartiere Stadera, e con le stesse modalità. A denunciare il fatto è Roberto Cenati, presidente di Anpi provinciale Milano, che chiede alle forze dell’ordine e alle istituzioni di intervenire: “E’ l’ennesimo episodio che si verifica nel quartiere dove da anni si tollera la presenza degli estremisti di estrema destra, in subaffitto in un alloggio popolare dell’Aler, nell’indifferenza totale della Regione, nonostante noi abbiamo segnalato questo fatto da molto tempo”.


Proprio sabato mattina il sindaco Giuseppe Sala, incontrando i cittadini di Stadera, nel cortile della scuola di via Palmieri, aveva chiesto conto ad Aler e alla Regione di questa presenza di Forza Nuova nel palazzo popolare pubblico. L’alloggio di via Palmieri 1 è stato dato in locazione dal marzo del 2013 all’associazione Uniti per il quartiere e dal settembre 2013 attivisti di Forza Nuova hanno cominciato a proporre iniziative politiche facendo base proprio in quella sede. Negli anni si sono succeduti anche gravi episodi di intolleranza, con scritte, imbrattamenti, presidi, volantinaggi, furti e danneggiamenti dei cimeli in memoria della Resistenza.

Cenati dell’Anpi sottolinea che Aler e Regione hanno ricevuto numerose lettere di protesta, richieste di incontro e anche un nutrito dossier con tutte le denunce a proposito dei vandalismi e degli attentati subiti da lapidi e ricordi dei partigiani nel quartiere della periferia sud.  “Questa è solo l’ultima provocazione – conclude Cenati – Spero che non vi siano altri episodi in vista della commemorazione della morte di Sergio Ramelli prevista per lunedì 29”.  

"Non è accettabile che anche oggi sia stata incendiata una corona posta su una lapide a ricordo di un partigiano caduto a Milano per liberare il Paese dall'oppressione nazifascista. Un atto triste, codardo. Non è più tollerabile questo clima di odio. È ora di dire basta e il ministro dell'Interno non può continuare a fare finta di nulla". Così Giuliano Pisapia, capolista Pd per le elezioni Europee circoscrizione Nord Ovest.