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«Neanche l’Atalanta lavora a Natale»

Più di mille lavoratori hanno partecipato, “a turno”, al colorato presidio di oggi davanti ad Oriocenter. La mobilitazione è stata organizzata dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per protestare contro la decisione della direzione di aprire anche durante le festività natalizie e di capodanno (qui giorni e orari nel dettaglio).

«Neanche l’Atalanta gioca a Natale….perché io dovrei lavorare?”. Questa domanda, stampata su uno striscione, e rivolta a uno dei personaggi più “coinvolti”, il presidente nerazzurro Percassi, ha accompagnato tutta la giornata davanti al centro commerciale.

Oltre ai dipendenti dei 280 negozi di Oriocenter, all’iniziativa hanno portato solidarietà decine di lavoratori degli altri grandi centri della provincia (Due Torri, Curno, Seriate), rappresentanti della grande distribuzione (Esselunga, Carrefour, Auchan) e alcuni esponenti di forze politiche (Pd, Sinistra Italiana, Rifondazione, Articolo 1).

Il presidio ha avuto anche un risvolto a sorpresa: “l’irruzione” dei lavoratori nelle gallerie del centro commerciale. «È Natale per tutti, e tutti dovrebbero dedicarsi agli affetti e al riposo, e nessuno deve essere obbligato a lavorare durante festività di questa importanza», hanno detto i segretari provinciali delle tre sigle coinvolte: Mario Colleoni, Alberto Citerio e Maurizio Regazzoni.

«C’è tanta rabbia, tanta delusione per questa decisione – proseguono i sindacalisti -. Orio fa sempre da apripista e con questa decisione pone la questione del lavoro festivo già dall’anno prossimo. Vogliamo fermare questa follia che pesa su lavoratori e negozianti, e alla lunga peserà anche sui clienti, in termini di aumento dei prezzi. Un equilibrio migliore è possibile. Non ci fermiamo qui: metteremo in campo ulteriori azioni, convinti che rivedere questa decisione è senz’altro possibile». Intanto, prosegue all’interno del Centro Commerciale la raccolta firme. Già mille lavoratori hanno aderito alla petizione.

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