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“Non dobbiamo dimenticare i nostri migranti all’estero”

“Non solo scambi di esperienze e tradizioni, sul territorio c’è anche l’effetto di questi rapporti che sfociano ad esempio con ricadute turistiche”: lo ha ricordato nel suo discorso l’europarlamentare Marco Zanni questa mattina a Onore con il quinto convegno “Migrazioni e mobilità. Ieri, oggi e domani” parlando delle diffuse e capillari relazioni internazionali favorite dai nostri migranti.

A Onore, presso la sala consigliare, davanti a un pubblico in buona parte costituito da studenti grazie alla presenza di due classi quinte dell’Einaudi di Dalmine, si sono intervallati diversi interventi.

Il presidente dell’Ente dei Bergamaschi nel Mondo Carlo Personeni ha ripercorso la storia del fenomeno migratorio. Fotografando l’attualità ha ricordato tuttavia come siano stati dimenticati negli ultimi anni i nostri italiani emigrati all’estero. “I nostri migranti sono i nostri primi ambasciatori all’estero – ha detto Personeni -. Le nostre delegazioni sono molto importanti. È un peccato che Stato, Regioni ed enti locali non li tengano in considerazione; non è possibile che le risorse per i nostri italiani all’estero siano state azzerate. I nostri migranti hanno rimesso risorse nel nostro Paese con il loro lavoro all’estero e hanno generato ricchezza anche per tutti noi. Le Case d’Italia all’estero sono all’asta, capisco che ci sia la necessità, ma è sbagliato che le nostre associazioni non abbiamo diritto di prelazione. Non dobbiamo dimenticare e abbandonare i nostri migranti all’estero”.

 

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