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Napoli, gaffe del Comune: strada intitolata a Yasser Arafat ma non agli ebrei Rabin e Peres

Il Comune decide per l’attribuzione di un toponimo dedicato al leader palestinese Yasser Arafat definito «premio Nobel per la Pace». Ma dimentica gli altri due politici cui fu attribuito lo stesso premio, ovvero gli ebrei Shimon Peres e Yitzhak Rabin.
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Yitzhak Rabin, Shimon Peres ,Yasser Arafat
Yitzhak Rabin, Shimon Peres ,Yasser Arafat

Napoli avrà un'area di circolazione (strada, piazza, largo, è ancora da decidersi) intitolata a Yasser Arafat, già capo di al-Fatḥ, confluita successivamente nell'Olp, Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP). Il Comune ha così inteso approvare la la proposta delle Comunità Palestinesi di Roma e di Napoli, rischiando tuttavia un ‘incidente storico'. La motivazione addotta dalla giunta di Luigi de Magistris per intitolare un luogo ad Arafat è «premio Nobel per la Pace». In realtà il leader palestinese fu sì premio Nobel ma non da solo. Il riconoscimento per la pace gli fu infatti insignito nel 1994 gli venne conferito – unitamente ai leader israeliani Shimon Peres, Presidente di Israele dal 2007 al 2014 e Yitzhak Rabin,  Primo ministro dello stato d'Israele ammazzato a Tel Aviv, per l'opera di diplomazia compiuta negli anni Novanta al fine di ristabilire la pace in Israele e nei Territori. Una decisione che probabilmente scatenerà polemiche nella comunità ebraica in città. Peraltro Peres, ultimo dei Padri fondatori di Israele, morto nel 2016, fu di passaggio a Napoli, ricevuto dall'allora sindaco Antonio Bassolino.

Nell’ultima riunione della commissione toponomastica sono state altresì approvate alcune proposte per nuovi toponimi cittadini, in particolare: su proposta del Consiglio della Municipalità 8, il parco pubblico di Marianella sarà intitolato a Lino Romano, giovane vittima di camorra ucciso nel quartiere per uno scambio di persona, mentre usciva dal palazzo dove abitava la fidanzata. Un’altra strada sarà poi intitolata a Lucio Amelio, celebre gallerista napoletano che raggiunse riconoscibilità negli ambienti d'arte di tutto il mondo. Individuata, poi, una strada nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, da intitolare a Sacco e Vanzetti, operai e attivisti condannati in America alla pena di morte. Infine, in ottemperanza del regolamento per la Toponomastica Cittadina, che prevede, nei limiti del possibile, il riequilibrio di genere anche nelle intitolazioni di aree di circolazione, approvato, unico comune in Italia, dal Comune di Napoli, è stato espresso parere favorevole alle proposte di intitolazione di Via Nuova San Ferdinando a Titina De Filippo e Traversa Costantino (Fuorigrotta) a Concetta Barra.

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