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Preti gay: nel dossier di 1200 pagine 40 nomi. Il Cardinale Sepe: “Chi ha sbagliato deve pagare”

Il cardinale Sepe commenta il dossier di oltre 1200 pagine sullo scandalo dei preti gay fatto scoppiare da Francesco Mangiacapra. “Se qualcuno ha sbagliato dovrà pagare”, ha dichiarato l’arcivescovo di Napoli, chiarendo però che nel dossier sono contenute notizie di peccati e non di reati, e in particolare nessun caso di pedofilia.
A cura di Valerio Renzi
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È lungo 1233 pagine il dossier che contiene 40 nomi, 34 preti e 6 seminaristi, di uomini di chiesa coinvolti nello scandalo sessuale che sta investendo la chiesa in Campania. Il cardinale e arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe ha letto le carte e ha dichiarato: "Coloro che hanno sbagliato devono pagare e devono essere aiutati a pentirsi per il male fatto". Secondo quanto sottolinea Sepe nel documento"non figurano nomi riconducibili alla Diocesi di Napoli". E proprio perché il contenuto delle chat e dei documenti contenuti nel dossier fa riferimento ad altre Diocesi, Sepe fa sapere che invierà il materiale "alle competenti autorità ecclesiastiche del Vaticano per gli adempimenti ritenuti necessari".

"Al di là della competenza – si legge nella nota pubblicata dalla Curia di Napoli – e al di là del fatto che, nel documento sbobinato e stampato, lasciato e sottoscritto dall'autore, non figurano nomi riconducibili alla Diocesi di Napoli, resta la gravità dei casi denunciati per i quali, qualora accertati, coloro che hanno sbagliato devono pagare e devono essere aiutati a pentirsi per il male fatto".

Il comunicato diffuso precisa però che nel documento consegnato da Francesco Mangiacapra sui presunti casi di omosessualità, non ci sono episodi di pedofilia. Il contenuto ha a che fare esclusivamente con quelli che la chiesa ritiene essere dei peccati, ma non ci sarebbero episodi penalmente rilevanti men che meno di pedofilia. Mangiacapra è un escort gay che per primo ha fatto scoppiare il caso e i cui racconti sono contenuti nel libro "Il numero uno. Confessioni di un marchettaro“.

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