Napoli

Pina Picierno: "De Luca scomposto e inadeguato, sbaglia a inseguire la destra"

L'europarlamentare Pd: "Renzi ha sbagliato a non rottamare di più, ma lo sa anche lui"

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«Scomposto e inadeguato». Senza giri di parole. Pina Picierno, europarlamentare Pd, definisce così il doppio intervento del governatore: sia quello che lo ha spinto a scendere dall’auto per “censurare” e fare identificare un migrante che chiedeva l’elemosina, sia i toni da dileggio con cui ha attaccato il Pd alla festa di Telese, l’altra sera. L’ex deputata, già responsabile di Legalità e sud nella segreteria nazionale di Matteo Renzi, non è mai stata tenera con il presidente della Regione.

Pina Picierno, il presidente De Luca che fa fermare l’auto e indica un migrante alla polizia locale, quale visione consegna, e a chi parla?
«A me sembra purtroppo una scena di propaganda. E penso che una presa di posizione debba esserci, lo dico come una delle voci del Pd del sud di questo Paese. Prendersela con uno straniero fino a prova contraria incensurato, intento ad aiutare i clienti e certo magari in cambio di qualche moneta dinanzi a un supermercato, penso sia qualcosa di scomposto e inadeguato da parte di un presidente di Regione. Anche perché questo significa cavalcare un’onda che esiste nel Paese. Ma il Pd non può permettersi questi atteggiamenti...».

Si potrebbe obiettare che è sempre lo stesso De Luca, che il Pd fingeva di non vedere.
«Però con la stessa onestà va detto che questo è un partito plurale, in cui ci si confronta e si discute...».

Se è per questo, anche troppo.
«Appunto, abbiamo un dibattito interno molto acceso, a volte fino allo sfinimento. De Luca, in questo panorama plurale, si è sottoposto alla selezione delle primarie contro Andrea Cozzolino, ha vinto, è stato eletto, e sta governando come è giusto. Fortunatamente De Luca non è solo il governatore che ha di queste geniali idee, ma ha fatto anche delle azioni positive. Dopodiché, questo suo atteggiamento è totalmente sbagliato, e secondo me ci porta fuori strada».

De Luca le dirà che non capite nulla della questione migranti. A voi del Pd ha già dispensato carezze dal palco come: “nullità” e “imbecilli” .
«Vorrei non perdere il senso del nostro ruolo, a differenza di altri. Io penso che la sicurezza sia un tema importante, che De Luca richiama spesso e deve essere effettivamente una questione più centrata dalla sinistra e dal Pd. Ma certamente non è questo il modo: anzi, questa prova muscolare è proprio contraria alla visione di centrosinistra che deve rappresentare il Pd. Il modello non è: fare il forte con un debole. Io la linea dura, così come tantissimi italiani credo, la concepisco per i mafiosi, per tangentisti e corrotti, per gli avvelenatori delle nostre terre, per gli evasori fiscali. E aggiungo: questi insulti al proprio partito, questi toni sono davvero fuori asse, ormai. Si pensi a ricostruire il Paese».

Ma è chiaro a tutti che De Luca è già in campagna elettorale per un bis. E il Pd cosa pensa?
«De Luca sta inseguendo l’onda, ma forse non comprende che la copia attrae sempre meno dell’originale. E poi quel modello dovremmo combatterlo, non scimmiottarlo. Noi siamo l’alternativa a questa destra: la destra della nave “Diciotti” sequestrata come arma di distrazione di massa, quella del governo che a chiacchiere dice di voler distribuire con equità i migranti in Europa e poi si rifiuta di riformare Dublino, per fare gli interessi dell’amico Orban e dell’Ungheria, contro quelli dell’Italia».

De Luca avrà il via libera per un nuovo mandato o no?
«È un governatore uscente, penserà a ricandidarsi? Sì. Ma ci sarà un congresso nazionale che mi auguro sia davvero rifondativo: in cui si capirà qual è la linea e il dna che vogliamo darci . In più, il partito deve decidere se ricandidare i governatori uscenti , o se allargare il ragionamento con delle primarie».

E lei si ricandiderà alle europee?
«Penso di sì, lo ritengo doveroso nei confronti di chi ha creduto in me. Queste elezioni europee hanno una portata storica: si deciderà adesso quale destino avremo nei prossimi venti anni. Non è che rischiano di scomparire solo le generazioni Erasmus, il che già rappresenta una caduta enorme. Senza un’Europa forte e credibile, di fronte a colossi come Cina e America, rischiamo di diventare totalmente irrilevanti».

Picierno, è ancora renziana, anche nella sventura?
«Assolutamente sì».

Allora può dirlo senza acrimonie. Quanti errori ha commesso Renzi, specie al sud?
«Uno su tutti. Ha rottamato troppo poco, lui lo sa».

Dovevate rinunciare a qualche vittoria...
«Per costruire una migliore classe dirigente».