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Pd, De Luca a Martina: "Nella sua segreteria c'è chi batte e batte male"

Il presidente della Regione risponde così al segretario del Pd che lo aveva invitato a smetterla con le battute. E sullo sgombero dei campi rom: "E' Salvini che segue la mia linea"

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"Credo che si riferisse a qualcuno della sua segreteria che batte e batte male". Cosi il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha risposto ai cronisti che chiedevano un commento all'invito del segretario nazionale del PD, Maurizio Martina, che aveva sollecitato a smetterla con le battute e a moderare i termini nei confronti di esponenti del partito.

Il presidente della Regione ha poi parlato dei campi rom: "Vanno sgomberati. In questo è Salvini che è d'accordo con me visto che sono venti anni che io pratico questa linea. Credo che abbia appreso la mia lezione. Poi come tutti gli allievi sbaglia in alcuni punti, ma avremo modo di correggerlo. Sui rom - ha aggiunto De Luca - l'azione deve avere due
facce: per prima cosa bisogna mandare i bimbi a scuola, offrire sostegno e politiche sociali per chi vuole rispettare le nostre regole mentre per chi continua a vivere rubando cavi di rame, acqua e corrente elettrica e a fare roghi c'è solo l'espulsione".

De Luca sullo sgombero dei campi rom: "E' Salvini che segue la mia linea"

Il governatore della Campania ha poi proseguito: "Ho letto che in un comune leghista è stato bloccato l'accesso a scuola a bimbi extracomunitari - ha proseguito - Ecco questo è un delitto, un atto di ottusità intollerabile"

De Luca ha lanciato anche attaccato il sindaco de Magistris senza citarlo: "Napoli è una città mondo, ha una storia importante e grande che le consente perfino di reggere la nullità delle sue istituzioni". Il governatore ha accusato l'amministrazione comunale di occuparsi "più del pulcinellismo" che "degli investimenti in scuola e formazione. Che la Regione garantisce - sbotta de luca - e paga in euro e non in moneta virtuale".

E' proprio sulla cultura che si concentrano le critiche dell'ex sindaco di Salerno. "E' la Regione - dice - a tenere in vita il teatro San Carlo: noi paghiamo 12 milioni e il Comune zero". Infine sulle baby gang "che nelle stazioni della metropolitana uccidono una guardia giurata per rubargli il cellulare o che in strada accoltellano un ragazzino. Succede anche in altre città - precisa De Luca - ma qui c'è la tendenza a far finta di nulla".