Napoli

Il premier Conte a Napoli: "Alla Ue dirò che puntiamo alla stabilità finanziaria, ma senza crescita si andrà in recessione"

Foto di Riccardo Siano 
Visita del presidente del Consiglio all'istituto minorile di Nisida, al Teatro San Carlo con Riccardo Muti e a Forcella, poi al Palazzo Reale, per un incontro con i cronisti sotto scorta: "I giornalisti? Se li lasciamo soli diventano più vulnerabili"
1 minuti di lettura
“Alla commissione dirò che il governo italiano vuole garantire l’obiettivo della stabilità finanziaria. Siamo assolutamente concentrati, ma il modo migliore per perseguire questo obiettivo è promuovere la crescita, diversamente andremo a recessione”, così il premier Giuseppe Conte al suo arrivo nel quartiere napoletano di Forcella dove ha visitato l’associazione intitolata ad Annalisa Durante, uccisa per errore dalla camorra all’età di 14 anni.
Il presidente del Consiglio ha visitato anche il carcere minorile di Nisida, poi la,conversazione a Palazzo Reale con i giornalisti sotto scorta per le minacce della camorra, Sandro Ruotolo, Salvatore Minieri e Nello Trocchia. A chi gli chiede se questa sia anche una risposta a chi, nella sua maggioranza, i giornalisti li insulta, il premier replica: “Nessuna risposta, non alimentiamo polemiche, incontro i giornalisti perché sono delle persone che con le loro inchieste rischiano la vita tutti i giorni, credo che sia giusto che abbiano il sostegno delle istituzioni. Li incontro per avere con loro una conversazione. La massima autorità di governo vuole testimoniare la vicinanza del governo alle loro vite professionali e tutto il sostegno morale. L'elenco dei giornalisti buoni e cattivilL'hanno fatto dal Guatemala, mica l'ha fatto un membro del Governo”.
Quindi, alle domande dei cronisti, aggiunge: “È un numero altissimo quello dei giornalisti sotto protezione, soprattutto in Campania, dobbiamo stare loro vicini, perché se li lasciamo soli, se si sentono isolati diventano più vulnerabili. Se hanno il sostegno del governo, ma di tutti noi, dei colleghi, della comunità locale e nazionale, loro sono più forti”. Sulla visita al carcere minorile di Nisida, il premier afferma: “È un’esperienza all’avanguardia per le iniziative, i laboratori che offrono per un recupero pieno, per favorire le attività di socializzazione dei giovani detenuti. Con il maestro Muti - conclude - abbiamo parlato, serve il suo contributo per rilanciare la cultura".