Napoli

La Via Crucis entra negli scavi: Ercolano come il Colosseo

Prove di illuminazione agli scavi di Ercolano per la Via Crucis di stasera 
Appuntamento oggi alle 19 a piazza Trieste
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Dalla città moderna a quella antica, sfilando tra le strade e i palazzi di oggi, arrivando a sfiorare le domus di duemila anni fa. Un filo rosso di fedeli e celebranti unirà stasera Ercolano con Herculaneum: per la prima volta, la città accoglie le celebrazioni pasquali partenopee, ospitando la Via Crucis diocesana, voluta dal cardinale Crescenzio Sepe.
 
Ercolano fa parte infatti della diocesi di Napoli. Partenza alle 19 da piazza Trieste: centinaia di figuranti ripercorreranno le quindici “stazioni” ispirate al “Cammino Santo” di Cristo verso il Golgota. Otto tappe saranno nella parte urbana “nuova”, le altre sei lungo via Amedeo Maiuri, che costeggia gli scavi archeologici, oltre l’ingresso di corso Resina. Sono attese decine di migliaia di persone, tra cittadini e visitatori. «Sarà un evento unico – dice il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto – cosa che ci rende ancora più orgogliosi di partecipare a questa grande iniziativa, frutto della sinergia tra Chiesa, Parco archeologico e Comune». Oggi, a partire dalle 15, le strade toccate dalla manifestazione (piazza Trieste, via IV Novembre, corso Italia) saranno chiuse al traffico, con divieto di sosta e fermata.
 
Stesso discorso per via Mare, isola pedonale straordinaria: il passaggio sarà consentito solo a vetture di servizio, forze dell’ordine e ambulanze. Il percorso della processione verrà illuminato da centinaia di faretti ad hoc, sistemati negli ultimi giorni: si accenderanno scenograficamente a spot in ogni “stazione”. «Sono stati installati gratuitamente – prosegue Buonajuto – dalla multinazionale francese Engie, che sponsorizza l’evento». Anche l’area archeologica, dall’antica spiaggia ai cardi e decumani, sarà illuminata. Una grande croce, alta quasi quattro metri (decorata con luci rosse), spicca sull’avancorpo della Casa dell’Albergo, il primo edificio romano degli scavi subito dopo il ponte d’ingresso. È il punto da cui si abbraccia in toto la vista sul terrapieno attorno all’area. Sarà qui che il cardinale Sepe, da una pedana di quattro metri, lancerà la benedizione a tutto il pubblico, assiepato lungo via Maiuri, fino all’Antiquarium.

Quello di Ercolano è l’unico parco archeologico in Italia, assieme al Colosseo, ad ospitare una Via Crucis. «Siamo onorati di questa occasione – spiega il direttore del sito Francesco Sirano – ecco un’ulteriore prova di come questi luoghi non siano da considerarsi come uno spazio a sé della città, quasi estraneo, ma come una sua parte integrante: aree che possono entrare nella vita quotidiana di tutti, soprattutto degli ercolanesi». La processione sarà accompagnata da canti e musiche. «L’atmosfera sarà solenne – garantisce Sirano – ha un certo fascino, inoltre, immaginare di riproporre un rito fondamentale per la religione cristiana, avvenuto per la prima volta nella stessa epoca che avvolge questo sito». Il direttore non esclude che già nel 79 dopo
Cristo il cristianesimo abbia sfiorato la romana Herculaneum.
 
«Si è espanso molto velocemente in Italia e la prima regione toccata fu proprio quella che comprendeva il Lazio e la Campania. Non dimentichiamo che San Paolo sbarcò a Pozzuoli nel 61». Una teoria affascinante, che però, a oggi, non trova conferme scientifiche. Nel 1938, Amedeo Maiuri rinvenne proprio a Ercolano l’impronta di ciò che poteva sembrare una croce. «Era nell’incasso di un mobile di legno nella Casa del Bicentenario – conclude Sirano – ulteriori ricerche, negli anni seguenti, dimostrarono che in realtà si trattava soltanto di una particolare scaffalatura. Si trattò di suggestione, ma l’ipotesi del grande studioso aveva un plausibile fondamento. E chissà, magari in futuro altri manufatti potranno darci nuove conferme».